Cantine di Verona lancia G.Low: un Bianco e un Rosato low alcol (8°)

La tradizione vitivinicola del territorio veronese si rinnova grazie alla linea low alcol di Cantine di Verona: G.Low, due referenze, un Bianco e un Rosato. Pensate per un consumo consapevole e spensierato, queste etichette confermano l'impegno del gruppo cooperativo (che unisce Cantina Valpantena, Cantina di Custoza e Cantina Colli Morenici) per la sosteniblità e l'inclusività nel fuoricasa.

Niente dealcolizzazione, Cantine di Verona punta sul low alcol naturale. 

Per le due etichette del gruppo, il grado alcolico (8° alcol) viene ottenuto in modo naturale grazie a raccolta precoce e fermentazioni controllate, preservando il profilo organolettico delle uve, senza ricorrere alla dealcolizzazione, processo che Cantine di Verona ritiene poco sostenibile e che a volte può incidere negativamente sulle caratteristiche sensoriali del prodotto. Per il Bianco si tratta di un blend di uve Garganega e Trebbiano; per il Rosato, invece, si utilizano uve Corvina e Merlot. "G.Low è molto più di un vino: è un invito a rallentare e a assaporare il momento con consapevolezza - ha dichiarato Luigi Turco, presidente di Cantine di Verona - Nel nome dato alla gamma, che nasce dall’unione di green e low, due concetti chiave in grado di rappresentare l’anima di questo prodotto, abbiamo voluto richiamare proprio quest’idea di sostenibilità, di un approccio spensierato ma concreto e di uno stile di vita lento, che accompagna ogni calice e ogni incontro".

Packaging sostenibile ed etichette tecnologiche.  

Il progetto G.Low, quindi, è anche un'occasione per ribadire l'impegno di Cantine di Verona verso la sostenibilità. Gli scarti di lavorazione vengono infatti riutilizzati in un ciclo virtuoso di upcycling per dare vita a soluzioni di packaging eco-friendly. Non solo, ma le nuove etichette (caratterizzate da colori vibranti e brillanti nelle tonalità verde acido e azzurro firmate da Advision) sono realizzate con Re-Play Tintoretto Gesso, carta autoadesiva di pura cellulosa senza cloro (ECF) certificata FSC, che tramite l’integrazione del 15% di glassine riciclata trasforma un materiale di scarto in una risorsa di valore, riducendo il consumo di energia e sostenendo un modello virtuoso di economia circolare. Un'innovazione di prodotto a cui se ne aggiunge una di servizio: grazie all'utilizzo di una particolare vernice termocromica che reagisce alle variazioni di temperatura, la tonalità dell'etichetta cambia quando il vino è pronto per essre servito.