Harmonia Mundi, primo spumante Santa Margherita realizzato a Venezia

Nelle calli di Venezia, nasce Harmonia Mundi: primo spumante realizzato da Santa Margherita in un vitigno urbano di 800 anni; il più antico della città. Nei chiostri di San Francesco della Vigna, infatti, vengono coltivate le uve per una edizione limitata e numerata di 1.107 bottiglie per il millesimo 2022 capace di racchiudere misticismo e originalità del territorio.

Santa Margherita rinsalda il legame con Venezia e la viticoltura urbana.

Confermato così il rapporto fra l'azienda vitivinicola, il cui capostipite Gaetano Marzotto scelse l'entroterra veneto per dare il via alla sua rivoluzione agroindustriale, e il Leone Marciano: "Il recupero dei vigneti urbani rappresenta una delle iniziative più importanti che oggi il mondo del vino può, e deve, fare per mantenere saldo e vivo il legame con la propria storia, le proprie radici e le proprie tradizioni. I vigneti sono stati parte integrante della vita e del panorama delle nostre città, ne rappresentavano una componente economica essenziale, ne caratterizzavano l’urbanistica e l’organizzazione sociale", ha affermato Stefano Marzotto, vicepresidente di Santa Margherita Gruppo Vinicolo. È stato così anche a Venezia che, sebbene limitata nella sua superficie emersa, ha coltivato per secoli la vigna nel proprio centro storico. San Francesco della Vigna, che affonda le sue radici nel XIII secolo, è una delle ultime memorie di questa presenza in centro storico (le prime testimonianze risalgono al 1253). 

Glera e Malvasia, il blend di Harmonia Mundi. 

Harmonia Mundi è uno spumante Metodo Charmat che trae la sua finezza e complessità grazie a una sosta prolungata sui lieviti di almeno sei mesi, unitamente ai vitigni nobili che ne danno i natali: Glera e Malvasia, i varietali bianchi più diffusi in Veneto ai tempi della Serenissima, reimpiantati a San Francesco della Vigna dagli agronomi di Santa Margherita nel 2019. Un vino che riporta in auge le tradizionali tecniche di coltivazione del passato, quali l’allevamento delle viti ad alberello, la lavorazione esclusivamente manuale in vigna e la valorizzazione della biodiversità grazie alla semina di varietà di fiori perenni che inframezzano i filari con le loro caleidoscopiche infiorescenze. Con la prima vendemmia, svoltasi il 30 agosto 2022, sono stati prodotti 1.107 esemplari di eleganti e raffinate bottiglie numerate: un numero simbolico, che riprende i metri lineari lungo i quali si dipana il vigneto.

Packaging elegante con nuance blu e dorate. 

A rendere ancora più esclusivo lo spumante, inoltre, è il suo preziosissimo pack: una bottiglia serigrafata le cui nuance blu e dorate riportano la mente ai colori della laguna e ai riflessi delle luci che di notte si specchiano nelle acque dei suoi canali. Unico nel suo genere poi, è l’elegante cofanetto realizzato utilizzando legni di briccole dismesse, un ulteriore tributo alla città e alle singolari origini di questo vino.