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La vetrina con la lavorazione della pasta a vista, marchio di fabbrica di Fortunata anche a Firezne
La vetrina con la lavorazione della pasta a vista, marchio di fabbrica di Fortunata anche a Firezne
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Fortunata, nuova osteria nel cuore di Firenze (11 locali in totale)

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La cucina di Fortunata conquista una nuova città, Firenze: qui apre l'11° osteria del network nato negli anni '20 come piccolo laboratorio di pasta fresca. Una referenze che rappresenta ancora oggi il perno dell'offerta gastronomica del brand che, ogni anno, ai suoi oltre un milione di clienti, propone 67mila piatti di strozzapreti alla carbonara e 46mila fettuccine alla coda alla vaccinara. Una proposta che, nel 2024, ha permesso all'insegna di chiudere con un fatturato di oltre 20 milioni di euro. 

 

Fortunata punta sulla cucina tradizionale (in chiave food retail). 

Innegabile il richiamo dell'insegna alla natia tradizione gastronomica romana. Una fedeltà che rappresenta, prima di tutto, una scelta strategica in chiave food retail. Nel panorama della ristorazione italiana, infatti, la cucina tradizionale locale sta vivendo una fase di rinascita. Secondo i dati raccolti da TheFork e Format Research, oltre la metà (55%) delle nuove aperture di ristoranti è specializzata in cucina italiana o tipica locale. In particolare, nei primi sei mesi del 2024, su circa 2.371 nuove imprese della ristorazione, oltre il 56% offre cucina italiana o regionale. Allo stesso modo, tra i consumatori, la cucina romana conserva un fascino forte: uno studio di BVA Doxa per American Express segnala che il 63% degli italiani frequenta una trattoria o osteria almeno una volta al mese e che, fra questi, la carbonara è citata come imperdibile dal 63%, la cacio e pepe dal 59%, l’amatriciana dal 53%.

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Layout e menu di Fortunata a Firenze. 

Preferenze che vengono ampiamente soddisfatte da Fortunata, non solo in termini di quantità ma anche di qualità e autenticità (anche a fronte di costi di approvvigionamento più alti). Un modello capace di attrarre tanto i locals quanto i turisti stranieri. Un target molto diffuso a Firenze dove Fortunata ripropone gli asset vincenti del proprio format: servizio curato ma informale, ambiente accogliente e famigliare, selezione degli ingredienti (dalla farina al guanciale, passando per il Pecorino Dop). Il tutto condito da una certa dose di instagrammabilità. Il locale fiorentino ospita 80-90 posti a sedere (con 50 tavoli interni e 16 nel dehors) in 100 mq di superficie e occupa uno staff di 30 persone tra sala e cucina. A livello di layout è subito visibile uno dei marchi di fabbrica dell'insegna: la vetrina per il lavoro a vista delle pastaie. All'interno, le atmosfere sono quelle della tipica osteria romana, con tovaglie di carta, piatti e bicchieri in coccio. Nel menu, oltre alla Carbonara best seller, spazio anche a polpette in umido e saltimbocca alla romana. Tutti piatti realizzati con materie prime biologiche e prive di additivi. 

Dal 1921 a oggi, la storia di Osteria da Fortunata. 

Ma chi è Fortunata? La storia del brand inizia nel 1921 dall'iniziativa di una donna, Fortunata appunto, proveniente dalla campagna laziale e che possedeva alcuni terreni. Qui iniziò la sua attività di cucina per i braccianti del luogo. La sua dedizione e l'amore per il cibo la portò ad avviare la sua prima osteria a Mazzano Romano. Dal successo di questo debutto, seguì lo sbarco nella Capitale, a Campo de Fiori, tutt'ora sede principale dell'insegna. Oggi, la proprietaria, la signora Iris, pronipote di Fortunata, è la capo chef di 90 anni. Da vera mater familias ha selezionato uno staff esclusivamente romano, e delizia giorno dopo giorno gli avventori con la pasta fatta a mano e con una cucina biologica. 

       
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