L'edizione 2025 di Salone Franchising Milano si è chiusa con prospettive di crescita per il settore dell'affiliazione commerciale: +3,9% di fatturato. Il comparto testimonia la dinamicità e la capacità di innovazione del franchising tricolore dove formazione, nuove tecnologie e formati ibridi si fanno sempre più largo fra le priorità del rapporto franchisor-franchisee.
Con oltre 120 insegne protagoniste, più di 30 convegni animati da 80 fra esperti, imprenditori e accademici, la fiera è stata un luogo di confronto e valorizzazione di competenze ed esperienze su un settore in piena forma. In un momento di crisi dei consumi generalizzata e di sfiducia nell’economia, il settore del franchising italiano infatti si dimostra in controtendenza. Secondo gli ultimi dati di Assofranchising, l'affiliazione registra una crescita costante. Il comparto, oggi, rappresenta l’1,8% del valore aggiunto nazionale, rafforzando il suo ruolo strategico all’interno del tessuto economico del Paese, e consolida il suo trend di crescita chiudendo il 2024 con un giro d’affari che raggiunge i 35,8 miliardi di euro (+5,4% rispetto al 2023). Nel 2024 si registra un incremento del +2,2% nel numero di punti vendita in franchising, che raggiungono quota 67.275 unità, accompagnato da un aumento dell’occupazione con 293.791 addetti (+2,1% rispetto al 2023). Un segnale positivo arriva anche dal numero delle reti attive, che invertendo il trend negativo degli anni precedenti, tornano a crescere: 931 insegne operative (+0,2%). Il Nord-Ovest resta il mercato più maturo, con 16,1 miliardi di euro di giro d’affari, 345 brand attivi e oltre 18.000 punti vendita in franchising, pari al 27% del totale nazionale. Solo in Lombardia si contano 9.841 punti vendita, pari al 15% del totale nazionale. Distanti i numeri del Centro e del Sud - rispettivamente 3,7 miliardi (11% del totale nazionale) e 4 miliardi di euro di fatturato (ancora circa 11% del totale nazionale), con 13.948 e 22.264 punti vendita - a conferma di quanto sia ampio il margine di espansione.
Tra le priorità emerse durante il Salone Franchising Milano c'è stata la formazione. L’Università degli Studi di Milano Bicocca e la Luiss Business School, per esempio, hanno presentato percorsi e master dedicati a creare nuove professionalità. Allo stesso modo, le associazioni di categoria come Assofranchising, Confimprese e Federfranchising si sono messe a disposizione con la propria esperienza nell’accompagnare le imprese, fornendo consulenze, strumenti normativi e linee guida per affrontare con maggiore consapevolezza le sfide dell’affiliazione commerciale. Strumenti necessari per cogliere il potenziale che arriva dalle nuove tecnologie che stanno ridefinendo l'attuale panorama dei consumi come l'IA generativa, capace di aprire un fronte inedito, soprattutto nel marketing e nella customer experience. In questo scenario il negozio non è più solo un punto vendita: diventa un hub esperienziale, un luogo che non si esaurisce nell’acquisto, ma prolunga la relazione attraverso servizi, app, interazioni mettendo al centro la persona piuttosto che il prodotto. Così riprende slancio anche il concetto di proximity: i micromercati diventano la nuova mappa del retail, da leggere con lenti analitiche sempre più fini per scegliere format e location capaci di funzionare davvero (magari a seguito di un progetto di rigenerazione urbana che coniughi efficienza energetica e valori Esg).