Locali e ristoranti che richiamano le atmosfere di Tokyo e dei grandi simboli nipponici non mancano in Italia, come testimonia la rete di Jetro Milano. l'Ente governativo per la promozione degli scambi e investimenti tra Giappone e il resto del mondo, protagonista di Identità Golose 2025, ha fotografato lo stato dell'arte del rapporto fra gli italiani e il food del Sol Levante, fra samurai e ricette autentiche, passando per la mixology con sake, whisky e sake protagonisti. Testimonianza di quanto la cultura gastronomica giapponese sia (ancora) un trend nella Penisola.
Durante la tre giorni di evento dedicata al mondo del fine dining, alcune delle eccellenze ittiche nipponiche e i migliori prodotti per la miscelazione esposte allo stand hanno generato curiosità e interesse. "Ci sono molte persone in Italia che hanno conosciuto e amato il Giappone attraverso la J-Pop, i manga i film e le serie TV giapponesi, e in generale che amano veramente la cultura giapponese - ha spiegato Yu Miyake, direttore generale di Jetro Milano - Sono anche consapevole nonostante il successo manchino informazioni accurate sui prodotti giapponesi. Per questo motivo, siamo stati a Identità Golose per promuovere i prodotti ittici giapponesi, anche attraverso le masterclass di grandi esperti e testimonial della nostra cultura enogastronomica e per far conoscere l’expertise e lo spirito del popolo giapponese nei confronti del pesce". Fra i protagonisti, ci sono stati i prodotti per la miscelazione a base di spirit giapponesi come il sake, il whisky e il gin. "Un fenomeno sempre più apprezzato dagli italiani che vogliono trovare un po' di Giappone anche nei loro cocktail", ha concluso Yu Miyake.
Dal 2013 riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, la tradizione culinaria giapponese affascina sempre di più gli italiani, costantemente alla ricerca di materie prime di alta qualità e di esperienze legate al food & beverage sempre più coinvolgenti. Negli ultimi 10 anni, l'Italia ha visto una notevole crescita nel numero di ristoranti giapponesi tanto che, stando ai dati del Ministero dell'Agricoltura, delle foreste e della pesca (Maff), relativi a novembre 2023, il secondo paese in Europa per numero di ristoranti è proprio l’Italia con 2.460 attività ristorative. Una tendenza che riflette l’aumento costante della popolarità della cucina nipponica, in particolare del sushi e del sashimi. Si pensi che dal 2019 al 2024 l’esportazione delle specialità ittiche nipponiche nei confini italiani è aumentata a valore del 93%. Il dato è testimoniato anche dai trend emersi a Identità Milano 2025 dove hanno avuto particolare successo le degustazioni a base di pesce giapponese organizzate allo stand di Jetro. Tra le specialità ittiche più apprezzate il pagro (madai) dalle carni bianche e dal sapore delicato, la ricciola (hamachi), dalla consistenza burrosa e dal sapore strutturato, perfetti da gustare in purezza nelle preparazioni di sushi e sashimi.

A partire da quest’anno, dal Giappone arriva per la prima volta in Italia dopo aver ottenuto a dicembre 2024 la certificazione Haccp per le esportazioni nell'Ue (l’Uni Frozen), il riccio giapponese, utilizzato per la preparazione di piatti a crudo. Un prodotto di qualità superiore, che proviene dalle acque del Nord Est del Giappone e che si nutre di alga kombu, grazie alla quale sprigiona il tipico sapore umami. Secondo Hirotoshi Ogawa, chef star di fama mondiale, vero e proprio guru nell’arte del sushi intervenuto al Congresso di Identità Golose: "L’Uni Frozen giapponese è il migliore al mondo per qualità. Può essere consumato tutto l’anno e si conserva facilmente. Il suo sapore dolce e salino si abbina bene a diverse bevande: generalmente si sposa con sake freddo, champagne e vino bianco, ma personalmente preferisco abbinarlo a un vino rosso secco o sake tiepido".

Quello del sake è un altro caso di successo conclamato in Italia. Dal 2019 al 2024, le esportazioni di bevande giapponesi in Italia tra alcolici e distillati sono aumentate del 104%, grazie all’interesse crescente degli appassionati italici. L’Italia si attesta inoltre come il quinto paese esportatore di sake sempre più diffuso e apprezzato dal pubblico. Anche la mixology di ispirazione nipponica sta prendendo sempre più piede. Molti locali, da Milano a Roma, offrono nella loro drink list, cockatil a base di alcolici e distillati giapponesi. Le miscelazioni presentate da Altrimenti Mixology Art, locale di richiamo milanese.
Gli italiani si scoprono Japan lover anche nei viaggi. Secondo i dati dell’Organizzazione Nazionale del Turismo Giapponese (JNTO), nel 2024 in Giappone sono stati registrati 229.700 arrivi, segnando un incremento del +41,1% rispetto al 2019 e posizionandosi al primo posto per crescita tra i mercati europei. Il Giappone è oggi destinazione turistica privilegiata dagli italiani, attirati dalla cultura e dalle tradizioni millenarie ancora tangibili e dagli scenari futuristici delle grandi metropoli come Tokyo, nonché dalle specialità culinarie che in prima battuta si imparano ad apprezzare proprio in Italia. E questo grazie a Jetro, fondata nel 1958, ha spostato il suo focus principale sulla promozione degli investimenti diretti esteri in Giappone e sul supporto alle piccole e medie imprese giapponesi per massimizzare il loro potenziale di esportazione a livello globale. Nello specifico, il Jetro Japanese Seafood è il programma che intende supportare e promuovere l'esportazione di prodotti ittici giapponesi all'estero. Contribuendo a diffondere la voglia di Giappone.