Un riconoscimento alla "capacità di raccontare la Calabria autentica oltre i confini regionali" è stato consegnato alla catena fast food Mi'ndujo, nata nel 2007. L'evento si è tenuto durante la 32° edizione del Premio Calabria Arte promosso dalla Pro Loco di San Marco Argentano (CZ) e rappresenta un ulteriore conferma della marcata territorialità del format che oggi conta 9 locali.
A decretare il recente successo della catena di paninoteche è stata la capacità di utilizzare "produzioni a agroalimentari locali e di qualità, combinazioni gustose nelle ricette dei panini genuini e sanizzi che più volte Vanity Fair e anche Forbes hanno riconosciuto tra le migliori esperienze del gusto. Soprattutto per aver saputo ancorare la capacità d’impresa alle radici del territorio". Motivazioni che rispecchiano i valori con cui i fondatori Marco Zicca, Roberto Bonofiglio, Ornela Nokaj ed Eugenio Romano hanno lanciatol'insegna l'insegna (originariamente sotto il nome di Panino Genuino) e che hanno ribadito anche nel momento in cui hanno ritirato il premio. "La nostra mission aziendale resta ancorata al rifiuto metodologico e concettuale della oicofobia. Siamo grati alla nostra terra, non ci vergogniamo delle nostre origini e siamo anzi convinti che la via strategica e manageriale dell’identità resti la sola percorribile e vincente per fare della nostra terra un’occasione competitiva per tutti, a partire da quanti hanno già deciso di restarvi o di ritornarvi o comunque di investirvi per crescere e condividere impegni, visioni, ambizioni, sorrisi e ricchezza condivisa", hanno specificato Zicca e Bonfiglio.
Insomma un Made in Calabria su cui si fonda il Dna dell'azienda e che, come ha dimostrato il riconoscimento, permette di dare un nuovo volto all'imprenditoria regionale così da "sovvertire il tabù di una Calabria che sa solo lamentarsi", hanno aggiunto Zicca e Bonfiglio. A supportare il progetto, non solo i clienti ma anche i tanti parnter commerciali che hanno deciso di sposare i principi dell'economia circolare, dell'educazione e della sovranità alimentare. Un esempio? Ghiegghiu, un panino che intende rappresentare la comunità arbereshe (di origine albanese) presente sul territorio calabrese. Gli ingredienti? Pane caldo sfornato a vista, salsiccia selezione Mi ‘Ndujo, pecorino crotonese Dop biologico, pomodori secchi, capocollo riserva Menotti. Delle vere e proprie leccornie locali.
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