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Ritornano i turisti? Food retail alla ribalta
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- - Estate 2023 food retail - Turismo estate 2023
L’estate del 2023 segna il ritorno alla normalità del traffico turistico. Quello che sembrava un orizzonte irraggiungibile tre anni fa, ora è arrivato. In perfetto orario. Come avevano previsto molti esperti del settore quando, di questi tempi, stavamo facendo i conti con le conseguenze del primo lockdown. Che stagione sarà? Per il food retail potrebbe essere quella della ribalta. D’altronde se è vero che tre indizi fanno una prova, ecco
quelli trovati in attesa del picco di arrivi.
Italia meta ambita, per il food.
L’Italia si posiziona al 7° posto fra le destinazioni turistiche più gettonate al mondo (Mastercard). A livello europeo, il nostro Paese si conferma in quarta posizione per numero di presenze: il 14,5% del totale registrato nel 2022 dopo Spagna, Francia e Germania (Piano strategico del Turismo). Extra-Ue, il Belpaese è la destinazione più attrattiva (38%) tra i principali competitor nel Vecchio Continente fra i cinesi che hanno compiuto un viaggio nel periodo pre-Covid (Enit). Il motivo? Per un turista su 4 sarà il cibo (Rome Business School), tanto che il turismo enogastronomico è in crescita e coinvolge il 57% dei turisti italiani (report di Roberta Garibaldi).
I turisti preferiscono il digitale.
Un quarto delle transazioni del mese di aprile monitorate da SumUp proveniva da carte straniere, +32,5% rispetto ad aprile 2022. Un dato che segnala l’attesa di servizi digitali da parte di chi viaggia. Anche nel food retail, dove si diffondono kiosk per il self ordering e app per le prenotazioni online in cui sia anche possibile effettuare il take away o ordinare un delivery. Un esempio? Onyon, che permette di farsi recapitare un cocktail dal bar sulla spiaggia all’ombrellone.
Lavoro, opportunità più solide.
Secondo i dati Fipe, la ristorazione ha assorbito quasi 125mila addetti nel mese di giugno. Che fanno 353mila da qui alla fine di agosto. Per il 77% dei casi saranno contratti a tempo determinato. Una prospettiva che aiuta il settore del fuoricasa alla costante ricerca di personale: il 50% non trova candidati per mancanza di competenze e candidati. Una situazione che potrebbe avvantaggiare le catene, ormai sempre più attrezzate e strutturate nella gestione e crescita delle risorse umane.
La ripresa? Cercatela negli aeroporti.
Per una sentenza definitiva si dovrà attendere settembre, ma l’arringa è appena cominciata e il food retail, soprattutto in versione travel, potrà contare su un buon numero di testimoni: solo negli aeroporti sono attesi 1,8 milioni di passeggeri.
di Nicola Grolla
L'articolo è tratto da RMM 2 (giugno 2023), disponibile a questo link: https://ristorazionemoderna.it/magazine/ristorazione-moderna-magazine-2-giugno-2023.html