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Studenti e universitari, come scelgono il ristorante? Risponde TheFork
In occasione del rientro a scuola e della ripresa delle lezioni universitarie, TheFork ha analizzato le abitudini dei giovani legate al mondo della ristorazione. Un'analisi condotta insieme a Thefaculty, strumento nazionale di orientamento universitario (che ha già coinvolto 150mila ragazzi impegnati nella preparazione dei test di ingresso all'università), con cui la piattaforma di prenotazione ha stretto una partnership che, fra le altre cose, prevede un sistema di welfare studentesco gastronomico-digitale.
TheFork, le piattaforme di prenotazione sono utilizzate dal 9% dei giovani.
L'indagine, a cui hanno partecipato 1.080 studenti tra i 18 e i 22 anni, ha sottolineato come il 44% del campione affermi di consumare un pasto al ristorante più di una volta al mese; attività particolarmente apprezzata per passare del tempo in compagnia da oltre la metà di loro (55%). La maggior parte dei ragazzi (63%) sceglie di provare un determinato ristorante sotto consiglio di amici e parenti, affidandosi dunque al passaparola di persone vicine. Similmente, al secondo posto tra i fattori che influenzano la scelta, compaiono i suggerimenti (10%) o i trend (11%) derivanti dai social media e dai loro influencer. Meno rilevanti tra i giovani sembrano essere gli spunti delle guide e dei blog gastronomici, così come gli eventuali premi vinti dai singoli ristoranti (6%). Più popolari, invece, le piattaforme di prenotazione online, che attraverso sconti, promozioni e algoritmi ingolosiscono il 9% degli intervistati, che le indicano come il fattore determinante per scegliere il ristorante in cui recarsi.
Recensioni, menu online, inclusività gastronomica: ecco perché si sceglie un ristorante.
Nel processo decisionale dei giovani, secondo l'analisi TheFork, risultano fondamentali anche le recensioni e le valutazioni del locale: per il 74% un voto mediamente positivo (da 4.5 in su e tra l’8.5 e il 10), o una buona recensione (76%) contano di più, ad esempio, della possibilità di usufruire di uno sconto (39%). Indispensabile, invece, per il 35% degli intervistati, la possibilità di consultare il menù online, meglio se arricchito con foto dei singoli piatti (18%). Cresce anche tra i giovani, infine, l’attenzione verso l’inclusività dell’offerta gastronomica: per quasi il 40% di loro, infatti, la presenza di alternative inclusive di tutte le restrizioni e le scelte alimentari rappresenta un elemento molto importante o fondamentale.
Pizzeria posto del cuore, stellati fuori budget: i giovani spendono mediamente 20-30 euro a persona.
La tipologia di ristoranti più popolare tra i giovani sembra essere la pizzeria (78%), seguita dalle trattorie (60%) e dai ristoranti di sushi (55%). Giù dal podio troviamo, invece, hamburgherie e steakhouse (43%), ristoranti etnici (28%), sempre più in voga, e ristoranti di pesce (24%). Per quanto riguarda i ristoranti stellati o presenti all’interno della Guida Michelin, questi non sembrano essere particolarmente popolari tra i giovani: per la maggior parte dei rispondenti (44%), infatti, risultano fuori dal proprio budget, mentre il 28% addirittura non si reputa interessato a provarli. Solo l’8% degli intervistati afferma di aver prenotato qualche volta in un ristorante Michelin, ma un buon 20% si dichiara intenzionato a farlo in futuro. In generale, in fatto di budget, la spesa media dei giovani si aggira tra i 20 e i 30 euro a persona (63%), con il 21% che cerca di spendere anche meno di 20 euro e solo il 14% che afferma di superare i 30 euro.