Per la Festa della Mamma, Cavit stappa il Valdelac Cuvée Rosé

Dal catalogo Cavit spunta l'etichetta giusta per celebrare al meglio la Festa della Mamma (il 12 maggio), si tratta del vino rosato Valdelac Cuvée Rosé. Una referenza che nasce dall'unione di due varietà autoctono di grande tradizione nella provincia di Trento: il Teroldego e la Schiava. Il risultato? Colore rosato tenue, vivo e brillante; profumo fragrante e timbro fruttato; corpo leggeto ma di buona persistenza. 

Un vino, un territorio, due vitigni.

Protagonista sin dal 1950 del mondo enologico tricolore, il consorzio trentino (che opera sul territorio attraverso 5.250 viticoltori riuniti in 11 cantine sociali) presenta un'etichetta pensata per i brindisi in famiglia e che parla del territorio: in particolare, la piana Rotaliana (dove viene colto il Teroldego) e la Valle dell'Adige (ideale per la vendemmia della Schiava). Da qui arriva anche la denominazione Vigneti delle Dolomiti Igt. Dal punto di vista produttivo, dopo un'accurata scelta in vigneto, le uve effettuano un brevissimo contatto sulle bucce in pressa, prima di essere pigiate; segue la fermentazione a temperatura controllata. L’affinamento avviene in acciaio inox per conservarne fragranza e freschezza, prima dell'imbottigliamento a freddo.

Le caratteristiche di Valdelac Cuvée Rosé di Cavit. 

Valdelac Cuvée Rosé presenta così un grado alcolico al 12%, un'acidità totale di 5,80 g/l e un residuo zuccherino di 2,5 g/l. Dal colore rosato tenue, vivo e brillante, riserva un profumo fragrante e un timbro fruttato. Dal corpo leggero ma di buona persistenza e sapidità, Cavit propone un vino molto versatile, che si adatta ai primi a base di pasta, ai secondi leggeri e a formaggi non stagionati. Va servito a una temperatura intorno ai 10-12° C per gustarne al meglio le caratteristiche.