Visite: 1302
Visite: 1302
- Information
- Protagonisti
Elisa Pagliarani è il nuovo direttore generale di Poke House
- Information
- - Poke House Elisa Pagliarani - Poke House manager - Poke House poke bowl
Nuova avventura per Elisa Pagliarani che, dopo aver guidato Glovo in Italia, entra a far parte della squadra di Poke House con la carica di direttore generale. Una nomina che fa parte di un processo di rafforzamento del management della catena fondata da Vittoria Zanetti e Matteo Pichi nel 2018 e che oggi conta oltre 160 punti vendita attivi a livello globale. Oltre a Pagliarani, infatti, fanno il loro ingresso anche Francesco Minghini in qualità di nuovo chief marketing officer e Francesco Testa come chief of retail.
Da Glovo all'ingresso in Poke House: chi è Elisa Pagliarani.
Elisa Pagliarani, figura di spicco nel settore food retail, vanta una lunga esprienza in Glovo Italia che le è valsa anche l'inclusione nella classifica delle "100 donne italiane di successo" stilata da Forbes, sia nell'edizione 2019 che in quella 2022, e la menzione di Fortune Italy tra le 40 manager under 40 del 2021. Laureatasi nel 2013 in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, inizia la sua carriera in Vodafone dove cresce - tra la sede di Milano e quella di Londra - fino al 2017, anno in cui riveste il ruolo di senior project manager. Dal 2017 al 2023, l'esperienza in Glovo dove incontra anche Matteo Pichi, allora general manager del player food delivery nel nostro Paese. "Sono entusiasta di questo nuovo progetto professionale e personale; ho sempre creduto in Matteo e Vittoria e nelle potenzialità del brand che hanno creato. Non vedo l’ora di contribuire a guidare Poke House attraverso una nuova e ulteriore fase di crescita, basata su una leadership positiva e di collaborazione, in cui ognuno si senta parte di un meccanismo più grande riuscendo a dare il meglio di sé. Le novità in arrivo sono tante e ci prepariamo a cavalcare onde sempre più alte!", sono state le prime parole di Pagliarani nel nuovo ruolo.
Poke House rafforza il management.
Come detto, oltre al suo ingresso, Poke House ha aperto le porte anche a Francesco Minghini e Francesco Testa. Il primo, romagnolo d’origine, si è laureato alla Nottingham Trent University, dopo un master in Brand Communication presso il Politecnico di Milano, e ha iniziato la sua carriera in aziende multinazionali orientate al marketing come Nestlé, Unilever e Pepsico. Grazie a un’esperienza significativa nel mondo dell’intrattenimento come marketing manager di Discovery Italia, decide di addentrarsi nella sfera digitale applicata al mondo delle startup con l’ingresso in ruoli di responsabilità dapprima in Cortilia nel 2014 e poi, in Greenchic nel 2018. In Poke House dirigerà un team di 19 persone. Testa, invece, ha conseguito un master in Store Management presso l’Università di Parma nel 2008, ma inizia a muovere i primi passi nel mondo del food già nel ’99 con l’ingresso in McDonald. Nel 2015 passa a Burger King Italia dapprima come district manager e successivamente, nel 2016, come area manager incaricato della gestione e dello sviluppo di 25 store. Nel 2017 un passaggio a Hana Group seguito dall'approdo in Miscusi come chief operation officer nel 2019.
Un 2023 ricco di novità per Poke House.
“Sono particolarmente felice per questi ingressi perché da un lato ci rafforzano ulteriormente per affrontare la prossima fase di crescita internazionale e dall’altro dimostrano come Poke House sia in grado di attrarre talenti giovani e manager affermati come Elisa, Francesco e Francesco", ha commentato Matteo Pichi, ceo e co-founder. Le nuove nomine si inseriscono in una prima fase dell’anno già ricca di novità, a partire dall’apertura della seconda House nel cuore di Miami che conferma la solidità del percorso di internazionalizzazione intrapreso dal brand già nel 2022, come testimoniano i importanti investimenti che hanno riguardato Sweetfin, brand iconico della California e precursore del poke, e Honu Tiki Bowl, il leader austriaco del poke di cui è diventato azionista di maggioranza. Ottime anche le performance finanziarie, con una chiusura di 100 milioni di fatturato a livello di Gruppo nell’anno appena trascorso.