Confimprese: finanza e food retail sempre più vicini
Giu 09, 2022
Attestando una crescita del+53%, il report annuale TheFoodCons sull'agrifood-tech italiano conferma il buono stato di salute delle stratup della filiera food. In totale, infatti, nel 2023 sono stati riversati nell'ecosistema tricolore 238,6 milioni di euro grazie a 74 operazioni nell varie fasi di raccolta di capitale. E sebbene il protagonista sia il debito, con 95,2 milioni di euro ha assorbito il 40% degli investimenti nell'anno appena trascorso, il sistema Italia sembra viaggiare in controtendenza rispetto all'andamento globale.
Il report, dal titolo Investimenti nell’agrifood-tech in Italia, arrivato alla sua seconda edizione, è stato presentato dalla società di consulenza specializzata in comunicazione e advisor per il comparto agrifood durante la prima tappa del FoodTech Investments Tour che, dopo Milano, toccherà diverse città italiane, da Nord a Sud. Andando nel dettaglio, a seguire il debito come forma di finanziamento più battuta ci sono i Round A (55,1 milioni di euro, il 23% del totale), benché in diminuzione del 5,7% rispetto al 2022. Aumentano, invece, i Round B: 31,5 milioni, il 13,2% del totale investito. Mentre anche i Round C dimostrano maggiore sofferenza: -36% per un totale di 26,9 milioni. Variazioni lievi, infine, per seed (11 milioni di euro, +0,9%) e pre-seed (3,4 milioni, +9,1%), anche se in Italia il confine tra i due è sempre di difficile identificazione. Buone notizie anche dal crowdfunding: 14,5 milioni e una crescita del +19% rispetto al 2022. A livello di settori, poco più di 120 milioni di euro, il 50,3%, in crescita del 97,5% rispetto al 2022, si è concentrata nell’agritech, soprattutto nell’indoor farming (109 milioni di euro). Ottima crescita (+88,7%) anche del restaurant-tech, che con 34,6 milioni cuba per il 14,5% del totale. Buoni riscontri da un settore "difficile" in Italia, quello dei cibi innovativi, con 10,3 milioni di investimenti, in crescita del 146%. Pessime notizie per il digital food in picchiata del 93,2%, con 3,3 milioni. Performance strabilianti sia per il food retail, con 42,5 milioni di euro, +741,6% (benchè alcuni dati non siano stati confermati), sia la categoria varie (dove trova posto anche il vending) con 26,6 milioni, +870%.
GALLERIA:
"I dati per certi versi controcorrente di quest’anno - afferma Antonio Iannone di TheFoodCons - lanciano un segnale importante e candidano il foodtech come forza trainante dell’innovazione nel nostro paese. Anche se la strada è lunga e piena di ostacoli in campo sociale, politico e finanziario, l’Italia ha tutte le carte in regola per diventare un centro di eccellenza anche nel campo dell’innovazione agroalimentare, un validissimo e imprescindibile alleato per mantenere l’Italia ai vertici del food mondiale. Se consideriamo che in 12 mesi gli investimenti in Italia sono passati dallo 0,5% al 2,3% del totale a livello globale, possiamo verosimilmente affermare che le premesse sono più che buone. Se dovessi scommettere su un singolo comparto, punterei sull’agritech, considerando che il nostro paese può contare su scaleup già leader europee e mondiali dei rispettivi settori, come xFarm, Cynomys e The Circle".