Anche d'estate la pizza si conferma come il piatto iconico del Made in Italy come testimoniato da Aibi, associazione che afferisce ad Assitol. A dirlo sono i numeri: In media, il consumo pro-capite è di quasi 8 kg ogni anno. Detto diversamente, gli italiani mangiano pizza almeno una volta a settimana, nei momenti più disparati. Soprattutto durante la bella stagione.
Classica, gourmet o rivisitata, “la pizza va bene con tutto, per tutti, a tutte le ore - ha osservato il presidente dell'Associazione italiana bakery ingredients Alberto Molinari - È un prodotto multitasking, che si adatta a tutte le situazioni, e che ha il vantaggio della flessibilità, una caratteristica che d’estate si apprezza ancora di più. In tal senso, possiamo parlare di evoluzione della pizza, che, pur mantenendo il suo legame con la tradizione, sperimenta nuovi abbinamenti". A questa pietanza, secondo i dati AIBI, gli italiani chiedono croccantezza, sapore e artigianalità senza dimeticare l’attenzione al benessere.
A livello di ingredientista, "con la pizza emerge con forza l’importanza della scelta degli ingredienti. Per questa ragione, l’artigiano pone grande attenzione alle materie prime e spesso valorizza i prodotti del territorio, per dare maggiore personalità al suo prodotto", ha aggiunto Molinari. Questa selezione accurata è fondamentale anche per le pizze gourmet. La ricetta vecchio stile si trasforma e diventa multicereali, integrale, con miglio, farro e kamut, con semi di canapa e grani antichi. “Come il pane, oggi non esiste più una sola pizza, ma tante tipologie di pizza. Una tendenza che le aziende dell’ingredientistica hanno colto già da tempo, puntando sulla qualità in modo da offrire al consumatore un’esperienza di gusto di alto livello", ha concluso il presidente Aibi.
L'evoluzione non si ferma solo all'ingredientistica ma si estende al luogo di consumo. Oltre alla classica pizzeria e al ristorante, i panificatori hanno introdotto questo piatto nelle loro proposte quotidiane, calibrandolo sulle richieste dei consumatori. Ormai il 40% del fatturato di un panificio si deve al reparto pizzeria-focacceria. L’asporto vede al primo posto proprio la pizza tra gli alimenti portati a domicilio. E per l’estate 2025, la pizza si reinventa ancora, mostrando la sua anima più vacanziera con l’aperitivo, in abbinamento con vino rosé o bollicine italiane.