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Back to work, la "schiscietta" batte il fuoricasa?
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Con il rientro al lavoro post-vacanze, meglio la schiscietta o il pranzo fuori? Un sondaggio Too Good To Go in collaborazione con YouGov prova a rispondere. Perché, dalla maggiore sensibilità verso la questione climatica a una sempre più diffusa sensibilità antispreco, passando per l'attenzione alle proprie finanze in un momento di forte inflazione, gli italiani stanno progressivamente cambiando le proprie abitudini. Lo dimostrano i dati rilevati online il 19-20 luglio su un campione di 1.003 adulti.
Inflazione e sostenibilità incidono sugli acquisti.
Ciò che, innanzitutto, emerge dalla ricerca YouGov per la piattaforma antispreco è che l’impatto dell’inflazione ha largamente modificato il comportamento degli italiani: il 91% ha dichiarato di aver modificato le proprie abitudini per far fronte al rincaro prezzi e al minor potere d’acquisto. In particolare, in un’ottica di abitudini anti-spreco, il 43% degli intervistati decide di acquistare alimenti in quantità ridotte per evitare a monte il rischio di spreco alimentare, il 38% pone una maggiore attenzione alla lista della spesa e, infine, il 48% analizza più attentamente la data di scadenza.
La "schiscietta" al lavoro meglio del pranzo fuori.
Chiaro, insomma, che ancor più di prima il cibo sia al centro delle attenzioni degli italiani. Tanto che ritorna in auge, principalmente per motivazioni economiche, un trend esploso durante e nel primo post-pandemia: la cucina casalinga come alternativa al fuoricasa. Soprattutto in occasione della classica pausa pranzo che caratterizza uno dei momenti salienti (e forse più stressanti) del back to work. Infatti, in vista dei mesi più freddi, dopo un’estate all’insegna del relax e della buona cucina, 1 italiano su 2, secondo la ricerca YouGov per Too Good To Go, ha ricominciato a preparare la “lunch box” della pausa pranzo (la tanto amata “schiscetta”) direttamente la sera prima, mentre prepara la cena. Un fenomeno che, di conseguenza, si associa anche al minor consumo di pasti fuori: il 76% dichiara di preferire pasti casalinghi e di aver ridotto il numero di volte in cui si reca al ristorante o fa uso dei servizi di take away.
Too Good To Go guida la lotta allo spreco alimentare.
Oltre alla questione prezzi, però, c'è di più: il 49% degli intervistati, infatti, dichiara che la scelta di adottare nuove pratiche sostenibili è sia di natura economica che ecologica. Lo conferma il sondaggio, che registra come 8 italiani su 10 affermano di essere in cerca di nuove soluzioni sostenibili utili per contrastare lo spreco alimentare. Come può ad esempio essere la app di Too Good To Go, una soluzione apprezzata per l’opportunità che offre, non solo ai consumatori ma anche agli esercizi commerciali, la possibilità di schierarsi in prima linea contro lo spreco offrendo soluzioni sia economiche che, allo stesso tempo, sostenibili. Non a caso, proprio nell’ultimo periodo, Too Good To Go ha infatti registrato un importante incremento dell’utilizzo dell’app da parte degli utenti, registrando nell’ultimo anno un aumento del +51% di download, arrivando a contare a fine anno in Italia quasi 8 milioni di utenti che hanno già salvato da inizio anno oltre 3.700.000 pasti.