Caffè e bici, Faema e Giro d'Italia: abbinate che uniscono gli italiani nel segno della tradizione e della ritualità quotidiana; come dimostra la survey AstraRicerche. Commissionata dal marchio del Gruppo Cimbali, la ricerca vuole celebrare l'unione di due icone dello stile italiano. Da un lato il caffè, bevuto dall'83% degli italiani più volte alla settimana e la gara ciclistica che si snoda lungo la Penisola (79,5% di italiani che ne seguono le tappe).
La ricerca voluta da Faema ha sostenuto la scelta del brand di macchine da caffè professionali e domestiche di tornare per il secondo anno consecutivo al fianco del Giro d'Italia in qualità di sponsor (all'interno di un accordo di durata triennale lanciato nel 2022). Una partnership al motto "The way we love" che ricalca quello della scorsa stagione ("The way we were"), quando Faeme è tornata al fianco della gara dopo un'assenza lunga 50 anni. La Corsa Rosa, infatti, è stata una manifestazioni piena di successi per la formazione targata Faema che, tra gli Anni 50 e 60, vinse il Giro con Charly Gaul (1956) e con Eddy Merckx (1968) oltre ad aggiudicarsi la classifica a squadre nel 1961, 1962 e 1968.
"Abbiamo voluto indagare quali fossero gli elementi in comune tra la bevanda e la competizione più amata dagli italiani. È stato interessante scoprire quanto i valori del Giro siano gli stessi condivisi dagli amanti del caffè e come le due passioni si intreccino in un mix sensazionale di piacere, tradizione, condivisione e aggregazione. La ricerca conferma, ancora una volta, il legame storico di Faema con il mondo del ciclismo e intende raccontare l’evoluzione di un brand innovativo, sempre in grado di regalare ai consumatori un’esperienza unica, così come continua a fare l’amatissima competizione da oltre 100 anni", ha dichiarato Enrico Bracesco, direttore generale di Gruppo Cimbali.
Nello specifico, la ricerca condotta da AstraRicerche dal titolo Caffè&Giro d'Italia, due passioni dal sapore tutto italiano mette in risalto lo stretto connubio fra due veri e propri riti della quotidianità Made in Italy. Al di là della grande diffusione degli appassionati della Corsa Rosa e del caffè, sono i valori che spingono questo tipo di consumi a sovrapporsi in modo sorprendente. Seguire il Giro è certamente un piacere per il 39,9% degli italiani, ma anche un bel mix di relax e di esperienza da condividere con altre persone. Allo stesso modo, il caffè è prima di tutto un piacere (64,9%) e poi un momento di relax (52.3%) e uno dei migliori modi per fare pausa nella giornata (40,6%). In generale, per il 30,1% degli intervistati la corsa a tappe si associa all’idea di socialità e di condivisione. Un’aggregazione che ritroviamo certamente anche al bar: per il 54,0% è il posto in cui incontrare gli amici, per il 31,9% rappresenta “il social network degli italiani prima di Facebook”. È al bar che conosciamo persone nuove (22,5%), si ascoltano i discorsi degli sconosciuti (14,2%), si discute di attualità (25%) ma anche di sport (20,3%): è qui che ci si riunisce per i grandi eventi sportivi, così come il calcio, anche per le grandi tappe del Giro d’Italia (23,7%).
La sovrapposizione completa delle due passioni ha portato AstraRicerche a ricreare il profilo del barman di successo che affronta il servizio come il ciclista fa con una tappa al Giro. Secondo gli italiani, a tagliare per primo il traguardo è:
- uno scalatore, per affrontare i picchi di clienti (per il 39,8%),
- un passista, resistente nel preparare tanti caffè, uno dopo l’altro, senza sosta (per il 33,0%),
- un velocista, preparando la bevanda in tempi rapidissimi (per il 27,2%).
Caffè e Giro d'Italia condividono anche un altro aspetto: la valorizzazione del territorio italiano. Per il 43.5% la corsa a tappe è occasione per conoscere paesi, luoghi d’Italia non ancora visitati o in cui si vuole tornare. Ma anche il bar unisce le persone e racconta l’Italia: un italiano su quattro (25,4%) concorda con l’affermazione secondo cui il bar "è un luogo in cui scoprire le differenze locali in Italia: entri in un caffè e capisci lo spirito’ di quella città"; d’altra parte, più di metà degli intervistati afferma che "il bar è un simbolo dell’italianità, di un certo modo di intendere la colazione, la pausa, l’incontro con altre persone” (53%). E sul caffè c’è molto da raccontare, tappa per tappa, paese per paese: solo il 9,4% degli italiani è convinto che il caffè sia uguale in tutta Italia; il 52,6% afferma che, invece, ci sono riti e abitudini locali che rendono l’esperienza del caffè diversa in ogni regione, mentre il 38,1% sa che ci sono regioni con specialità di caffè che si bevono solo lì (per esempio il Bicerin in Piemonte, caffè padovano, ecc).
Anche quest’anno dunque Faema sarà protagonista delle varie tappe del Giro. Tre macchine per caffè espresso - l’iconica E61, la e71Ee la Faemina (in versione Limited Edition Giro d’Italia) - delizieranno i visitatori nei village e nelle aree hospitality preparando un ottimo caffè mentre si attende la partenza e l'arrivo della corsa. Occasioni in cui fare anche del bene grazie all'iniziativa di solidarierà con la no-profit World Bicycle Relief a cui saranno donati i proventi del tiro alle freccette con cui sono invitati a sfidarsi gli ospiti. Con la community Strava, invece, gli appassionati potranno partecipare alla stessa challenge e al raggiungimento dei 120mila km pedalati verrà fatta una donazione all'associazione.