I dehors sono salvi. Almeno fino a giugno 2023. Così sembra essere deciso dalla Legge di Bilancio, i cui lavori sono ancora in corso tanto che in Commissione c'è stato spazio per l'emendamento dell'onorevole Caramanna Zucconi che estende la proroga all'occupazione di suolo pubblico concessa ai pubblici esercizi dalla ripresa post-lockdown. Esulta la Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) secondo cui le amministrazioni locali avranno più tempo "per favorire soluzioni strutturali che tengano insieme il diritto delle imprese a lavorare, quello dei cittadini a beneficiare di spazi urbani di qualità e quella dei residenti a vivere in aree ordinate e fruibili".
Secondo Roberto Calugi, direttore Fipe, "avere la possibilità di consumare un pasto o un drink negli spazi all’aperto, specie in una stagione che vede una circolazione forte di virus, è una garanzia sia per i consumatori che per gli operatori di un settore che non si è ancora del tutto ripreso dalla pandemia. Allo stesso tempo però è una risposta a quel 70% di italiani che, secondo una nostra ricerca, apprezza i dehors e ne vorrebbe il mantenimento anche quando il Covid sarà solo un ricordo. Ciò che ci preme, tuttavia, è che d’ora in avanti si lavori per cercare una soluzione di compromesso che scongiuri gli abusi e riqualifichi nel migliore dei modi le nostre città”.
Di fatto, l'emendamento votata in Commissione modifica il termine previsto per il 31 dicembre 2022, con esercenti che potranno continuare a realizzare pedane esterne su strade e marciapiedi. Per farlo, servirà semplicemente una domanda in via telematica, allegando planimetria degli allestimenti, senza necessità di autorizzazione del Soprintendente o del ministero dei Beni culturali anche su strade e piazze di interesse culturale e artistico. Il presidente Fiepet Confesercenti Claudio Pica ritiene che "con la proroga vi potrebbero essere, secondo le nostre stime, benefici concreti con aumenti dei consumi del 15%, che si tradurrebbero anche in maggiore indotto economico per la capitale e crescita dei livelli occupazionali".
Il plauso alla decisione arriva anche dalla ministra al Turismo, Daniela Santanchè: "Esprimo grande soddisfazione per l'approvazione in legge di Bilancio dell'emendamento che prorogherà, fino a giugno 2023, le autorizzazioni di suolo pubblico per i pubblici esercizi. Un ulteriore attestato di quanto il Governo stia dando risposte concrete alle esigenze di uno dei settori più colpiti dalla pandemia. La ristorazione è un frammento importante del settore turistico e questa notizia oggi rappresenta anche preziosa linfa per il settore. Avanti così". Di tutt'altro avviso il Codacons che parla addirittura di "uno stupro ai danni dei centri storici e delle città e un immenso regalo a bar e ristoranti sulla pelle dei cittadini. Dehors, ombrelloni, pedane, tavoli e sedie installati su strade e piazze arrecano un enorme danno ai cittadini, che vengono privati di spazi pubblici e costretti a camminare facendo lo slalom tra le strutture piazzate da bar e ristoranti. Un caos che danneggia anche il decoro urbano e il turismo", ha affermato Carlo Rienze, presidente dell'associazione dei consumatori.