Sempre più digitale, ma ancora attento al commercio di prossimità. Questo il consumatore delineato dalla ricerca Taste Tomorrow 2022 che Puratos, multinazionale belga con sede italiana a Parma, ha condotto in collaborazione con Ipsos per analizzare i nuovi trend, i gusti e le preferenze dei consumatori nei settori della panificazione, pasticceria e cioccolato. Alla base del report, una serie di interviste a livello internazionale che hanno coinvolto oltre 17.500 consumatori in 44 Paesi, compresi gli influencer e gli opinion leader di settore in sette metropoli a livello globale.
La spesa digitale degli italiani.
Veniamo ai numeri. Il 4% della popolazione italiana acquista generi alimentari online almeno settimanalmente. A livello europeo siamo al 7% e in questo caso, dal 2018 al 2021, il numero è cresciuto del 4%. Nel mondo tale propensione all'acquisto raggiunge un valore medio del 12%. Il 9% degli italiani ordina online cibo da asporto tramite le piattaforme dedicate una volta a settimana: il 68% degli intervistati nel nostro Paese ritiene che tutti i negozi e i ristoranti oggi dovrebbero essere organizzati per consegnare cibi e pasti a domicilio. Gli acquisti online hanno raggiunto numeri importanti anche in alcuni dei segmenti dell'industria alimentare: secondo la ricerca condotta dalla multinazionale belga il 32% dei consumatori intervistati acquista online il cioccolato, il 29% di essi utilizza il web per reperire i prodotti da pasticceria e il 23% quelli da panificazione. In un caso su due la consegna avviene a domicilio e nell'ultimo anno si è assistito a un raddoppio online degli acquisti di generi alimentari, complice anche il periodo del “lockdown” che ha sdoganato questa pratica.
Il punto vendita fisico resiste, ma deve aggiornarsi.
Il cliente predilige ancora modalità miste di consumo e acquisto, anche se richiede procedure più semplici e veloci. Per esempio, l'81% degli intervistati in Italia non vuole che i negozi scompaiano, il 40% ha ammesso di puntare ad acquistare tutto ciò di cui ha bisogno da un solo store online e il 26% vorrebbe negozi con un maggior numero di casse self. La ricerca mette in evidenza anche i maggiori ostacoli che ancora oggi fanno propendere verso una modalità di acquisto tradizionale e non online. Tra i temi sollevati dagli scettici troviamo la volontà di non rinunciare al contatto personale (predominante nei settori cioccolato e pasticceria), la freschezza (primo indicatore invece nel comparto panificazione), la qualità e i tempi di consegna e, infine, in forma minore anche le politiche di prezzo.
La corsa verso un'offerta phygital non rinuncia al gusto "tradizionale".
Come vengono influenzati i consumatori? Il 36% di quelli italiani ammette di farsi ispirare dai media online per valutare l'offerta dei produttori locali e il 51% ritiene che l'aspetto spesso sia sinonimo anche di gusto. Ecco perché, secondo l'analisi di Puratos, la tendenza sarà sempre più quella di andare verso esperienze “phygital”: ispirate dal mondo social e web, finalizzate in negozio. Il tutto all'insegna del gusto definito “tradizionale”: per gli intervistati (87% di essi) è fondamentale che il prodotto da forno o da pasticceria abbia un sapore conosciuto, ma c'è anche voglia di provare nuove sfide. Il 62% delle persone cerca nuovi gusti o combinazioni unconventional, come gli impasti con le verdure per i dolci, il 57% si spinge alla ricerca di fragranze esotiche o comunque provenienti da altre parti del pianeta.
Fai da te, alimentazione salutare e plant based: i trend.
Il lockdown ha dato una forte spinta al “fai da te” nel settore del pane. Per fare un esempio, il 29% degli intervistati in Italia dichiara di preparare il pane in casa e il 13% vorrebbe anche incrementare la produzione; lo stesso vale per chi cucina torte, in quanto il 65% dichiara di farlo e il 12% di voler sviluppare ulteriormente questa attività. Il lievito madre, ingrediente fondamentale per la panificazione, è stato il terzo argomento più discusso sui social media nel 2020: il 52% delle persone è a conoscenza del suo impiego nella panificazione. Questa tendenza s’inserisce nel filone della ricerca da parte dei consumatori di un'alimentazione sempre più salutare: il 68% del campione italiano rivela di cercare un pane adatto alle proprie esigenze nutrizionali, il 72% punta a individuare un'alimentazione adeguata al proprio stile di vita, infine il 71% apprezzerebbe l'acquisto di prodotti di pasticceria idonei per il proprio fabbisogno, personalizzati. Su questo filone si colloca la crescente propensione all'acquisto di alimenti a base vegetale: lo fa il 64% degli intervistati, tre su cinque con l'obiettivo di avere meno impatto sull'ambiente e per motivi di salute.
L'importanza dell'etichetta.
Il consumatore diventa sempre più attento all'etichetta: due su tre vogliono essere informati sulla provenienza degli alimenti e sul luogo di produzione, il 95% degli intervistati nella ricerca di Puratos legge quanto riportato sul packaging. Il fattore local appare sempre più determinante: tre intervistati su quattro valutano questo aspetto come imprescindibile per la cura del pianeta, tre su cinque vedono anche una correlazione col benessere per la persona. Il 78% dichiara di essere interessato ai prodotti alimentari definiti a “spreco zero”. Caratteristiche del prodotto attualmente considerate generalmente di tendenza sono la non eccessiva elaborazione, l'essere naturale e possibilmente biologico. L'utilizzo, sempre più richiesto, di basi vegetali, da questo punto di vista, è conseguenza di tali propensioni al consumo.