Il quotidiano online del food retail
Aggiornato a
Neat Burger è stata fondata nel 2019 a Londra ed è presente in Italia dal 2023
Neat Burger è stata fondata nel 2019 a Londra ed è presente in Italia dal 2023
Information
News

Neat Burger al capolinea: avviata la liquidazione volontaria

Information
- Neat Burger fallimento - Neat Burger Lewis Hamilton - Neat Burger Leonardo Di Caprio

Dopo i primi segnali di difficoltà e le chiusure, l'avventura food retail della catena Neat Burger arriva al capolinea: il 22 luglio attivata la liquidazione. La società, in cui avevano investito anche Lewis Hamilton e Leonardo Di Caprio, ha infatti deliberato lo scoglimento volontario dell'azienda affidandosi al colosso inglese FRP Advisory per le pratiche conclusive. In Italia, due gli store attivi gestiti dalla società NB Italia Srl per un totale di 1,05 milioni di ricavi e una perdita intorno ai 200mila euro*. 

*[AGGIORNATO AL 21/8/2025]

Lo sviluppo di Neat Burger dal 2019 a oggi. 

Arrivato in Italia il 15 novembre 2023 all'interno del Centro commerciale Merlata Bloom e successivamente raddoppiato in zona Porta Venezia a Milano, l'insegna si faceva alfiere di un'offerta casual dining plant based. Dalla  mozzarella al cheddar, dal patty dell'hamburger all'hot dog passando per salse, condimenti, contorni, dolci e milkshake tutti realizzati senza carne, uova, latte. Una proposta che aveva mosso i primi passi a Londra, nel 2019, con l'idea di cavalcare l'aumento nel fuoricasa della domanda di prodotti vegani. Un'idea che, all'inizio, ha riscosso successo tanto da arrivare a 8 locali nella capitale britannica e poi altri a New York e Dubai oltre che in Italia. Tuttavia, la progressiva riduzione di fatturato e il drastico calo di affluenza hanno segnato lo sviluppo di Neat Burger con una serie di chiusure che, di fatto, hanno azzerato la presenza londinese e internazionale del brand. 

Inflazione, costi e rallentamento del plant-based: le cause della chiusura.

Alle chiusure comunicate nel mese di aprile 2025 si era arrivati dopo alcune performance negative. Già nel 2022, Neat Burger aveva registrato oltre 9,1 milioni di euro di perdite. Praticamente il doppio rispetto alla perdita di 4,3 milioni dell'anno precedente. Un peso che era andato accomulandosi alle difficoltà del periodo post-pandemico: dalla pressione inflazionistica che ha portato la clientela a preferire insegne dal rapporto qualità-prezzo più abbordabile alla riduzione dei margini dovuta all'aumento degli affitti e del costo del lavoro. Circostanze che, di fatto, hanno bruciato cassa. Compresi i finanziamenti da 70 milioni di dollari raccolti nel 2021 e utilizzati per l'espansione estera. E in tutto questo c'è da segnalare anche la fase di incertezza legata al plant based con diversi big player internazionali (come Beyond Meat e Impossible Foods) in difficoltà e alle prese con le "accuse" di rappresentare una qualità di cibo ultra-processato (nonostante un'etichetta corta). 

Neat Burger in Italia, quale destino per i due punti vendita?. 

E l'Italia? Ancora non si sa quale sarà il destino dei due punti vendita. Ad aprile scorso, subito dopo le notizie delle chiusure inglesi, la NB Italia Srl aveva dichiarato che "le dinamiche che hanno portato a tali decisioni riguardano esclusivamente il mercato inglese e si basano su valutazioni e strategie definite a livello locale. Ciò che è accaduto in Inghilterra rimane confinato a quel contesto e non ha alcun impatto diretto sulla presenza o sulle operazioni di Neat Burger in Italia". La distribuzione e lo sviluppo del brand in Italia, di fatto, sono gestiti da una legal entity autonoma, con un management separato e una strategia dedicata e indipendente. Resta da capire se è ancora valida e può proseguire da sola. Dall'azienda dicono che "si continua in autonomia. I numeri di bilancio sono positivi, considerando che abbiamo aperto a novembre 2023. Da sempre i locali italiani sono risultati profittevoli quindi c'è solo da rivedere il piano di espansione. La preoccupazione maggiore è per l'impatto mediatico della vicenda. La realtà dei fatti è diversa: dipendenti e fornitori sono regolarmente pagati". 

di Nicola Grolla

ALTRI ARTICOLI

Il nuovo R-Hybrid Sky di Flo, caratterizzato dal riconoscibile colore azzurro

Flo, eco-design e riciclabilità nel vending con R-Hybrid Sky

La nuova generazione di bicchieri per il vending arriva sul mercato grazie a Flo che lancia un'innovativa soluzione per il canale: R-Hybrid Sky. Si tratta di un prodotto tecnico che abbina eco-design avanzato e riciclabilità post-consumo food grade. Il nome? Deriva dal colore azzurro, segno distintivo della sua sostenibilità, nonché marchio di…
La sala del Rivoire di Venezia

Rivoire sbarca a Venezia con il suo terzo ristorante

Dopo Firenze e Milano, Rivoire sbarca anche a Venezia: a pochi passi dal Ponte di Rialto, l'insegna ristorativa ha aperto le porte della sua terza sede. Un luogo iconico e sorpendente che segna un'ulteriore tappa sul percorso di sviluppo di un marchio che ha fatto della qualità e dell'ospitaltà la sua firma distintiva unendo gusto e design.
La Dorata, la limited edition autunnale con frittata de La Piadineria

La Piadineria, frittata protagonista nella limited edition La Dorata

Le uova sono tornate protagoniste delle abitudini di consumo degli italiani e La Piadineria aggiorna il menu con la limited edition La Dorata. Si tratta di una referenza nata dall'ascolto attivo delle abitudine e preferenze alimentari dei clienti disponibile nei ristoranti a partire dal mese di ottobre e per tutto l'autunno. Un vero e proprio…
Montelvini 0% Alcohol Free Sparkling, il nuovo spumante analcolico

Montelvini lancia le bollicine analcoliche

Dall'unione fra la tradizione vitinicola e l'innovazione di prodotto di Montelvini nasce l'etichetta 0% Alcohol Free Sparkling. Una referenza pensata per interpretare i trend del bere contemporaneo che conferma la vocazione dell’azienda a valorizzare le proprie radici guardando al futuro, coniugando qualità, ricerca e attenzione alle nuove…
Dojo Pocket, pensato per i pagamenti al tavolo, pesa solo 143 grammi

Dojo Pocket, il dispositivo portatile per i pagamenti al tavolo

Per rispondere alla sempre più alta richiesta di soluzioni di pagamento rapide e flessibili, arriva il dispositivo mobile Dojo Pocket. Si tratta dell'ultima soluzione all-in-one dell'omonima fintech sbarcata in Italia nel 2024 e già attiva in nel Regno Unito, in Irlanda e in Spagna per un totale di 140.000 imprese supportate.
       
    Il sito EdizioniDMh50

Logo Ristorazione Moderna