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Pwc, il mercato M&A rallenta ancora e anche nel food c'è più prudenza
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L'andamento delle attività M&A nel mercato italiano seguono il trend globale di rallentamento, anche nel food&beverage, come dimostra l'ultimo report PwC. L'analisi, che fa il punto sull'andamento del settore al giro di boa del 2025, fotografa per l'Italia un totale di 158 operazioni nei primi 5 mesi dell'anno (-7% sullo stesso periodo del 2024), di cui 33 nell'alimentare.
L'andamento globale dell'M&A nel consumer market.
Dopo un inizio d’anno segnato da un cauto ottimismo, le aspettative di ripresa delle operazioni di M&A nel settore consumer (ovvero i settori moda e lusso, food&beverages, beauty e personal care, retail, hospitality e leisure, Packaging) si sono progressivamente raffreddate secondo la Global & Italian M&A Trends Consumer Markets di PwC. Il contesto macroeconomico, caratterizzato da pressioni inflazionistiche, tassi d’interesse e incertezza sui dazi, ha indebolito la fiducia degli investitori e il sentiment dei consumatori, rallentando le dinamiche di crescita del mercato. Nei primi cinque mesi del 2025, quindi, i volumi registrati dalla società di analisi finanziaria sono diminuiti del -9% a livello mondiale, rispetto allo stesso periodo del 2024, segnando però una flessione piu contenuta rispetto al -11% registrato nei volumi del mercato complessivo. In controtendenza, i controvalori delle operazioni sono aumentati del +32%, sostenuti da sette operazioni superiori a 5 miliardi di dollari in valore annunciate nella prima meta del 2025.
In Italia, 158 operazioni M&A nei primi 5 mesi del 2025.
Il mercato italiano riflette la dinamica mondiale: nei primi 5 mesi del 2025 sono state annunciate 158 operazioni nel consumer market, in calo del -7% rispetto ai 170 deal rilevati nello stesso periodo del 2024. Il decremento principale e legato alle operazioni annunciate da investitori finanziari, in flessione del -17%. La loro incidenza sul totale delle operazioni e scesa al -40% nella prima meta del 2025, rispetto al -45% raggiunto nel 2024, confermando maggiore cautela degli investitori su settori come food&beverage e moda. I tempi di gestazione delle operazioni analizzate da PwC si sono allungati, nel segno di una maggiore prudenza sia da parte degli operatori strategici, che stanno conducendo revisioni del portafoglio e rivedendo le proprie strategie, sia da parte dei fondi di private equity, con un conseguente ampliamento del gap valutativo bid-ask.
Food&beverage, per PwC calo operazioni in linea con difficoltà economiche dei consumatori.
Per quanto riguarda il food&beverage tricolore, le operazioni registrate nei primi 5 mesi dell'anno in corso sono state 33 (-27% rispetto alle 45 dello stesso periodo del 2024). In particolare, si riducono le operazioni dei fondi di private equity (-38%), ancora piu selettivi a causa delle dinamiche inflazionistiche e dell’aumento dei prezzi alimentari (+6% su base annua), che influiscono sugli acquisti dei consumatori, e dei rischi associati ai dazi. Secondo la Voice of the Consumer Survey di PwC, il 33% dei consumatori e piu incline ad acquistare alimenti salutisti. Una tendenza che si riflette anche sulle attivita di M&A, stimolando operazioni in segmenti quali i formaggi freschi (Gioiella - I Freschi), salumi magri (Bresaole Pini - Vismara, Biolab - Brendolan), alimenti ad alto valore proteico e nutrizionale (Eurovo - Anna Alla Ltd e Waffelman) o free from (Di Marco - Galati), e conferma l'importanza strategica di presidiare la filiera animale (Eurovo - Granja Panilla). Operazioni come quella di Chequers - Gourmet Italian Food rispecchiano l’interesse crescente verso i prodotti semi-lavorati e i piatti pronti da parte dei consumatori.
Bevande alcoliche e non: in atto la razionalizzazioni dei portafogli.
La contrazione nella domanda di bevande alcoliche e zuccherate spinge i principali operatori a rivedere i propri portafogli, con deal mirati a colmare gap strategici, come nel caso di Alfin - Acqua Filette. Nel mondo del vino le operazioni si focalizzano sul segmento biologico (Tenuta Ulisse - Cirelli La Collina Biologica), mentre proseguono le dismissioni di asset non core, come la cessione di Cinzano e Frattina da Campari al Gruppo Caffo annunciata a giugno 2025. I settori bakery e confectionary si confermano il segmento piu attivo per le operazioni di M&A, specialmente sui produttori di alimenti confezionati frozen o ambient e con un posizionamento a scaffale di convenienza (Valeo Foods - Freddi Dolciaria, Melegatti), apprezzati per l’elevato value for money e il prezzo unitario contenuto. Tra le principali operazioni si segnalano Vandemoortele - Lizzi, IDAK Food Group AG - Sorrento Sapori e Tradizioni, Vergani - Scarpato. Emblematico l’investimento di Terlos in Casa Optima, iconico produttore italiano di ingredienti per gelato (annunciata a giugno 25), e l’Opa di Ferrero sui cereali di WK Kellogg, che risponde alle esigenze di crescita nel segmento salutistico e di espansione ulteriore negli Stati Uniti, anche come risposta ai dazi (annunciata il 10 luglio 25).
Emanuela Pettenò (PwC Italia): "Nel secondo semestre, focus su filiera e asset tencologici".
"Le aziende del consumer market sono attualmente penalizzate da valutazioni depresse di cui beneficeranno gli investitori capaci di affrontare situazioni di turnaround operativo e finanziario. I fondi di private equity saranno sempre più selettivi e focalizzati su food e beauty, settori più resilienti. Sul fronte acquisizioni, i fondi potrebbero aumentare le operazioni di take-private e add-on di portafoglio, mentre saranno posticipate le cessioni di asset con performance inferiori ai budget e più impattati dai dazi. Gli operatori strategici nel retail e nel food punteranno sulla filiera e su asset tecnologici, investendo sulla customer experience, con piattaforme di marketing, eCommerce, sistemi di pagamento, e soluzioni gestionali per l’inventario", ha commentato Emanuela Pettenò, partner e markets deals leader PwC Italia, in relazione alla seconda metà del 2025.