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PwC, mercato M&A in calo ma food protagonista: 46 operazioni su 176
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Le operazioni M&A nei mercati di consumo mondiali sono scese ancora: -23% rispetto allo scorso anno secondo i dati PwC, aggiornati al primo semestre 2024. A valore, la discesa è del 12%, mitigato dalla presenza di operazioni di grandi dimensioni nel retail e packaging. A livello italiano, i volumi sono calati del 19%, con il food sempre in testa alla classifica: 46 operazioni su 176.
M&A, operazioni più prudenti ed exit più lunghe.
L’aumento delle operazioni di grandi dimensioni (18 deals a livello mondiale superiori a 1 miliardo di dollari rispetto ai 13 del primo semestre del 2023) e alcune IPO (Puig in Spagna, Douglas in Germania, Galderma in Svizzera), unitamente al primo taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, oltre che in Svizzera e Svezia, dovrebbero dare maggiore confidenza agli investitori. A livello europeo, tuttavia, secondo la società di analisi, il deterioramento delle condizioni di mercato a seguito delle elezioni del Parlamento Europeo e l’indizione di elezioni generali in Francia ha avuto un impatto negativo sulla performance dei mercati e, in particolare, sul settore del lusso. A livello globale, ci si attende che l’attività di M&A possa ripartire nel secondo semestre dell’anno con prudenza e focalizzazione su segmenti più conservativi e con tempi di preparazione più lunghi per potenziali exit. Le più significative operazioni già annunciate sono la separazione da parte di Unilever del segmento gelati, quella annunciata da Sanofi nel comparto consumer health e la partnership decennale tra Tesco e Barclays per la vendita di servizi di credito al consumo.
In Italia, il food retail mette a segno 6 M&A nel primo semestre.
Guardando più da vicino il mercato tricolore, emerge che il primo semestre 2024 si è chiuso con un calo del 18,6% delle operazioni annunciate in ambito consumer rispetto allo stesso periodo del primo semestre 2023. Il food, come detto, guida la classifica delle operazioni completate. Resta anche stabile la quota di operazioni sponsorizzate da fondi (circa il 43%), mentre le operazioni domestiche (Italia su Italia) rappresentano il 66% del totale. Fra le operazioni più note, quella tra Forno d'Asolo e Sammontana e l'acquisizione di Dolciaria Acquaviva che lasciano ipotizzare un settore molto dinamico anche nella seconda parte dell'anno. I segmenti da monitorare con maggiore attenzione saranno ingredienti, ancora nutraceutica, bakery e frozen food. Mentre per quanto riguarda il food retail, 6 le operazioni portate a termine tra cui: la cessione di Piadineria da Permira a CVC; l’acquisizione di Fra Diavolo da parte di Alto Partners; quella di Temakinho da parte di Mutares; e dell’Harry’s Bar da Villa D’Este. L’andamento dei consumi del primo semestre 2024 (in calo) sta tuttavia rallentando l’orizzonte di alcune operazioni e le preferenze tendono a focalizzarsi su modelli “fast dining”.
Emanuela Petterò (PwC): "Scenario moderatamente positivo, interesse estero sull'Europa".
"Lo scenario è moderatamente positivo, ma con velocità diverse nei vari segmenti ed una maggiore attenzione sulla preparazione delle aziende per potenziali operazioni nell’ultima parte dell’anno o nel 2025", ha commentato Emanuela Pettenò, partner PwC Italia, consumer markets & markets deals leader. PwC si attende un crescente interesse sull’Europa da parte di operatori del Middle East, India e Giappone, "come riflesso
del sempre maggiore peso sui consumatori della classe media in questi paesi e di aziende floride interessate ad investire all’estero".