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La Cascara, l'infuso sostenibile di Costadoro realizzato dal frutto del caffè
La Cascara, l'infuso sostenibile di Costadoro realizzato dal frutto del caffè
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Costadoro rilancia la Cascara, l'infuso nato dagli scarti del caffè

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Esempio virtuoso della lotta allo spreco alimentare lungo la filiera del caffè, Costadoro rilancia Cascara: l'infuso sostenibile nato dal frutto del caffè. Una referenza che intende celebrare la Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare che si tiene il 5 febbraio e rappresenta un'occasione unica per riflettere su come la torrefazione alto di gamma possa fare la sua parte per un consumo più consapevole. 

 

Come nasce la Cascara di Costadoro.

Partendo dagli scarti del caffè, l'azienda produttrice torinese ha fatto nascere questa referenza capace di unire gusto e innovazione. D'altronde, dalla a ciliegia al chicco fino all’espresso e alle sue innumerevoli varianti, ogni componente del caffè può essere processato per diventare una gustosa bevanda evitando, al contempo, sprechi dannosi per l’ambiente e per l’economia. Nel caso specifico, la cascara, che in spagnolo significa letteralmente "buccia" o “guscio”, altro non è che il frutto essiccato che avvolge il chicco di caffè. Ben conosciuta in Sud America ma ancora poco nota sul mercato italiano, viene spesso scartata durante il processo produttivo. Oggi trova una nuova vita, grazie all'impegno di Costadoro per una filiera responsabile e senza sprechi che ha trasformato questo prezioso sottoprodotto in una bevanda unica, a metà strada tra una tisana e un caffè filtro.

Il gusto della Cascara: un infuso dal basso contenuto di caffeina. 

Nonostante la provenienza dalla stessa pianta, la Cascara ha un gusto e un profilo aromatico molto diverso da quello del caffè. I sentori richiamano infatti le note raffinate di pera, rosa canina, ciliegia, con una dolcezza delicata, un corpo pieno, ricca di antiossidanti e una percentuale minore di caffeina rispetto al caffè. La Cascara Costadoro è raccolta in Perù nei soli mesi di giugno, luglio e agosto, in un ambiente incontaminato immerso nella natura a 1380-1720 metri di altitudine e coltivato da famiglie locali: un ulteriore elemento che rende questo prodotto unico. Un trionfo di gusto e profumi che può essere gustato sia caldo, utilizzando il metodo filtro lasciando la Cascara in infusione per circa 4 minuti (a seconda dei gusti) o anche preparata a freddo nelle roventi giornate estive, lasciandola in infusione in frigo per circa 12 ore e aggiungendo ulteriori spezie o frutti a piacimento.

L'impegno di Costadoro per l'econmia circolare. 

Ma non è solo una scelta di gusto: la Cascara rappresenta un esempio concreto di economia circolare applicata al mondo del caffè. Utilizzando ogni parte della pianta, Costadoro promuove una produzione consapevole che riduce al minimo gli sprechi, valorizzando risorse spesso inutilizzate. Un impegno perseguito da Costadoro con tenacia e convinzione, non solo in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare. Una data che quest'anno è ancor più importante e decisiva: mancano solo altri cinque anni, da qui al 2030, per dimezzare la piaga dello spreco alimentare, secondo quanto richiede l’obiettivo 12.3 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Un proposito arduo ma non più ignorabile considerato che, lo scorso anno, lo spreco alimentare in Italia è quasi raddoppiato (+45,6%) raggiungendo la quota di 683,3 grammi di cibo a testa gettato nella spazzatura (rispetto ai 469,4 grammi rilevati nell’agosto 2023). Per affrontare questa e altre sfide legate agli Esg in modo credibile per il mercato e i consumatori, dal 2023 l’azienda torinese ha deciso di procedere alla Certificazione B Corp, attribuita alle imprese che operano seguendo alti standard di performance sociale e ambientale.

       
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