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Snack, acqua e caffè: il trittico del vending
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I dati emersi durante l'ultima Venditalia confermano snack, acqua e caffè fra le referenze campioni del vending, fra nuove ricette e packaging innovativi. D'altronde, se non c'è pausa alla macchinetta automatica che non preveda almeno una di queste scelte merceologiche è pur vero che le abitudini di consumo stanno cambiando sempre più velocemente e i produttori specializzati in questo settore ne stanno tenendo conto come dimostrano i casi di Mars, Alba Tramezzini, Lavazza e Acqua Sant'Anna.
I dati del vending: il caffè assorbe il 57% delle consumazioni.
Prima dei casi studio, i dati. Al distributore automatico il caffè è protagonista delle consumazioni degli italiani con il 57% degli acquisti totali. In aumento anche tè (+5,7%) e ginseng (+5,2%). Seguono gli snack, che rappresentano il 16% delle consumazioni totali (626.251.484). I preferiti rimangono quelli dolci (+4%) tra cui spiccano le barrette (+12%), i biscotti (+9%) e le merendine (+3%); ma nel 2023 si è riscontrato un aumento significativo anche di quelli salati (+7%) e del confectionery (+26%), complice anche la parziale riapertura delle scuole nei primi mesi del 2023. Tra gli snack salati crescono maggiormente i crackers (+9%) e le patatine (+7%). A causa di un’estate fresca con frequenti precipitazioni, nel 2023 le bevande fredde registrano un calo del -2,56% in particolare le bevande gasate (-4,09%); mentre la decrescita dell’acqua risulta più contenuta (-1,98%). Per quanto riguarda quest’ultima, come riscontrato negli anni precedenti, la liscia ha un peso più consistente rispetto alla frizzante (70% vs 30%). La sempre più forte attenzione dei consumatori a stili di vita più salutari si rispecchia molto anche nelle scelte al distributore automatico: nonostante un leggero decremento delle bevande alla frutta (-5%) si riscontra la chiara richiesta da parte degli italiani di prodotti con un maggior quantitativo di frutta. Infatti, nella categoria i prodotti che segnano un significativo aumento sono state le bevande con più del 20% di frutta (+19%) e i succhi 100% frutta (+6%).
La parola dei fornitori food&beverage del vending.
Lavazza, dalle Oasi ai ready to drink
Quando si parla di caffè, una delle soluzioni più interessanti, che unisce prodotto e somministrazione, presentate alla fiera milanese è Smart Oasi iTierra! svelata in anteprima da Lavazza e frutto dell’esperienza fatta con
Oasi Lavazza iTierra! lanciato un anno fa (e installato in diverse location come l’Università Bocconi e Randstad Box a Milano, HQ Poltrona Frau a Tolentino, ecc). Si tratta di un format pensato e sviluppato per godere di uno spazio accogliente e di una pausa caffè di qualità anche in ufficio, soprattutto nelle realtà medio-piccole, con una particolare attenzione al design modulare, contemporaneo, in legno. L'offerta caffè prevede l'erogazione delle capsule Lavazza Blue ¡Tierra! For Planet Espresso Bilanciato compostabili. A questa novità, si aggiunge anche quella legata ai modelli Firma "Sustainable By Design", Mini e Custom Milk: "Si tratta di macchine a capsule che contengono rispettivamente il 38% e il 37% di plastica riciclata, dotate di un packaging composto per il 95% da materiale riciclato e riciclabile e con il manuale in formato digitale - racconta Igor Nuzzi, regional director Italia e Iberia di Lavazza - La sostenibilità, d’altronde è un aspetto che permea gran parte dei nostri comportamenti e stili di vita, sia a casa che in ufficio, dove trascorriamo gran parte della nostra giornata". Aspetti che possono conquistare in particolare le nuove generazioni che già stanno facendo sentire il loro “peso” sul mercato food&beverage. Nascono da qui le bevande Ready to Drink Lavazza: "Vogliamo rispondere alle esigenze di un target giovane, sempre in movimento e alla ricerca di soluzioni che possano accompagnarlo durante la giornata, in particolare durante il periodo estivo", spiega Nuzzi. Il risultato? Le referenze Espresso and Milk (miscela 100% arabica abbinata a latte parzialmente scremato) e Cappuccino (miscela 100% arabica, latte scremato e gustoso cacao): "Due ricette, nate dalla nostra esperienza e maestria nella caffetteria italiana, in versione fredda e in
un formato pronto al consumo on the go", conclude Nuzzi.
Sant’Anna differenzia prodotto e packaging
Per Acqua Sant’Anna, il vending è stato fin da subito un canale strategico, seppure valga ad oggi il 5% di un fatturato che si avvicina ai 320 milioni, dal momento che "permette di creare un contatto diretto con il consumatore e conquistarne di nuovi che, successivamente, ci sceglieranno anche nella Gdo e nel fuoricasa", racconta Luca Chieri, direttore commerciale dell’etichetta. Che sia per la classica bottiglietta da mezzo litro oppure prodotti come Sant’Anna BioBottle (con confezione biodegradabile negli appositi siti di compostaggio industriale) e l’acqua arricchita con proteine con 15 grammi di proteine e zinco in un formato da 330ml, che ha permesso di debuttare in un mercato in grande espansione, soprattutto in uffici, scuole e palestre. Un’operazione di diversificazione in un momento in cui il segmento acque e bevande ha subito una piccola battuta di arresto nel vending. Come mai? "Penso sia stata prettamente una questione di meteo. Come successo in altri canali, per esempio la grande distribuzione", commenta Chieri. Meglio concentrarsi sulle leve per recuperare nel 2024: dal packaging ("che per o gni tipologia distributiva richiede caratteristiche di macchinabilità diverse in base ai distributori"), alla sostenibilità ("il vending permette un forte sviluppo dei materiali, come La BioBottle che utilizza plastica biodegradabile e compostabile") passando per il marketing e la comunicazione ("con bottiglie più alte abbiamo maggiore riconoscibilità del prodotto e un’etichetta più ampia, anche se molto passa da QR Code e smartphone"). Senza troppo preoccuparsi dell’inflazione e delle conseguenze sul potere d’acquisto della bottiglietta: "Chi rinuncerebbe a bere quando ha sete?", scherza Chieri. Più delicata, invece, la questione Sugar Tax: "Spero che l’ulteriore proroga si trasformi in abolizione", conclude il manager.
Alba Tramezzini punta sugli snack salati
Dalle bevande agli snack, tocca ai salati di Alba Tramezzini che ha chiuso il 2023 con 15 milioni di ricavi e una crescita del 31% a valore e del 30% a volume grazie alle buone prestazioni del vending. Un settore che, storicamente, pesa per il 30% del fatturato dell’azienda che a Venditalia ha messo in mostra il risultato del restyling di tutta la gamma di tramezzini con il marchio Duetto. "Accanto ai classici tramezzini rettangolare singolo, da 85 grammi, e doppio classico, da 150 grammi, abbiamo presentato il Duetto Venezzino: 110 grammi di peso, tre strati di pane con doppia e ricca farcitura - spiega il direttore commerciale Paolo Barbero - Contestualmente, sono state presentate anche le iniziative in co-marketing con Rovagnati e Rio Mare che hanno portato alla creazione di due nuove proposte di tramezzini e di due panini farciti". Infine, seguendo il trend dei piatti proteici, ecco SandwichPro: bresaola, rucola e Grana Padano da 75 grammi. Essendo anche lactose free e low carb, questi prodotti aderiscono a stili di consumo moderni, lifestyle. A unire tutte queste innovazioni, c’è il pane: "Prodotto nel nostro panificio, è senza alcol, senza additivi, senza olio di palma e senza Ogm. Un’attenzione che mettiamo anche nella selezione dei fornitori di materia prime e nella confezione, un packaging realizzato con plastica riciclata", conclude Barbero.
Mars apre alle barrette healthy
Per quanto riguarda la proposta dolce, invece, il player di riferimento è Mars che, nel vending ha registrato una crescita del 20% nel 2023 recuperando il gap generato dalla pandemia. Percentuale positiva per il marchio di dolciumi che, fin dal 1992 ha creduto fortemente nel canale della distribuzione automatica: "All’inizio era Mars a concedere le macchine in comodato d’uso, poi il mercato è cambiato ma non ha smesso di esprimere le sue potenzialità. In Italia, per esempio, ha ancora margine attraverso la declinazione di progetti di categoria che massimizzino la performance delle macchine, oltre all’introduzione di nuove tecnologie che possono svolgere una funzione di ulteriore volano", spiega Cosimo Laserra, sales director at Mars South Europe. Una missione che l’azienda intende supportare con Mars Unattended Retail, iniziativa che mette al centro dell’attenzione il vending e i negozi H24 e il concetto di intelligent vending machine: "Caratterizzate da un design accattivante e touch screen interattivi per i consumatori, queste macchine offrono vendite abbinate, cross promotion e tagli prezzo, grazie anche ad alcune partnership strategiche con altri brand", afferma Laserra. Dal punto di vista dell’offerta, invece, la label del confectionery ha deciso di puntare alla ancor piccola fetta dei prodotti healthy: "Vogliamo rispondere a tutte le diverse esigenze dei nostri consumatori e da tempo presidiamo l’area dell’health&wellbeing con i prodotti BE-KIND all’interno della nostra proposta food. Questo brand, noto per le sue gustose barrette a base di frutta secca e composte da ingredienti naturali e di alta qualità, gluten-free, rappresenta la nostra punta di diamante per gli utenti più attenti nelle loro scelte alimentari", conclude Laserra.
NB: Questo articolo è tratto da Ristorazione Moderna Magazine 2-2024 disponibile a questo link: https://ristorazionemoderna.it/magazine/ristorazione-moderna-magazine-2-2024.html