Il settore della distribuzione automatica che si è dato appuntamento a Venditalia (15-18 maggio a Milano) ha condiviso trend e dati di consumo: caffè primo. Sono stati quasi 2,3 miliardi (+0,27%) quelli bevuti davanti a una vending machine nel 2023. Da registrare anche la dinamicità di altre categorie come gli snack, sia dolci che salati.
Nello studio ad hoc redatto da Ispso per Confida e presentato durante la kermesse milanese del vending, c'è la fotografia di un settore che rappresenta, a livello produttivo, un fatturato di oltre 1,6 milioni di euro, a cui si aggiungon 397 milioni di euro dal comparto OCS (Office coffee servoce). L'Italia ha la più ampia rete distributiva alimentare automatica d’Europa con oltre 830 mila vending machine installate che, nel 2023, hanno erogato quasi 4 miliardi di consumazioni (3.974.040.247) a cui si sommano 1,1 miliardi in capsule e cialde per un totale di oltre 5 miliardi di consumazioni nell’anno appena concluso.
Il caffè è il protagonista delle consumazioni italiane ai distributori automatici con il 57% delle consumazioni totali (che domina anche nell'OCS con un +0,4% di consumi), in aumento anche tè (+5,7%) e ginseng (+5,2%, che sale a +6,63% nell'OCS). Seguono gli snack, che rappresentano il 16% delle consumazioni totali (626.251.484). I preferiti rimangono quelli dolci (+4%) tra cui spiccano le barrette (+12%), i biscotti (+9%) e le merendine (+3%); ma nel 2023 si è riscontrato un aumento significativo anche di quelli salati (+7%) e del confectionery (+26%), complice anche la parziale riapertura delle scuole nei primi mesi del 2023. Tra gli snack salati crescono maggiormente i crackers (+9%) e le patatine (+7%).
“Il settore della distribuzione automatica è una filiera importante del tessuto economico del nostro Paese - commenta Massimo Trapletti, Presidente di Confida - Le vending machine sono una tecnologia Made in Italy: il 70% delle macchine fabbricate in Italia viene esportato in tutto il mondo. Il vending infine ricopre un’importante funzione sociale: garantire idratazione e ristoro a 25 milioni di italiani nei luoghi che frequentano ogni giorno, uffici e fabbriche, luoghi di transito, scuole, università e ospedali. Ed è proprio i luoghi pubblici, come stazioni, aeroporti e metropolitane ma anche luoghi di svago, che il settore sta guardando per recuperare le consumazioni perse durante il Covid e non ancora del tutto recuperate". A influenzare il mercato, c'è la transizione digitale: "Oggi con la connettività è possibile gestire una vending machine da remoto; nelle ultime generazioni di distributori automatici, inoltre, gli schermi touch sono installati al posto delle tradizionali pulsantiere consentendo una maggiore interazione col consumatore e i sistemi di pagamento digitali cashless, in particolare le app di pagamento, stanno aumentando rapidamente. L’attenzione alla sostenibilità si sta diffondendo sempre più nel settore che ha attivato il progetto RiVending, un circuito chiuso di riciclo per bottigliette e bicchierini in plastica dei distributori automatici", ha ricordato Ernesto Piloni, presidente di Venditalia.
In Italia sono quasi 4mila (3.742) le attività del settore, (+1,5% rispetto al 2022), e si concentrano principalmente in Lombardia (478), Puglia (447), Sicilia (396), Campania (380), Lazio (355), Piemonte (266), Veneto e Toscana (219 ciascuno) e l’Emilia-Romagna (202). Il comparto conta un indotto occupazionale di oltre 30mila persone a cui si devono aggiungere le imprese coinvolte in tutta la filiera, come quella dei produttori alimentari e dei fabbricanti di accessori e di tecnologie per le vending machine.