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Birra, acque e soft drink: industry a confronto a B&F Attraction
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In attesa di Beer&Food Attraction (Rimini 18-20 febbraio), il mondo birra in Italia si rivela in salute grazie a un valore condiviso di 10,2 miliardi di euro. Nel 2022, secondo gli ultimi dati messi a disposizione da Assobirra/Unionbirrai, la produzione italiana di birra è stata di 18,4 milioni di ettolitri, in aumento rispetto ai 17,8 del 2021. In crescita anche i consumi passati dai 21 milioni del 2021 ai 22,3 del 2022 con un consumo pro capite di 37,8 litri. Stabile l´export a 3,8 milioni di ettolitri, in rialzo l'import da 7,1 a 7,8 milioni di ettolitri.
Il boom dei birrifici agricoli: +22% rispetto al 2015.
Grande dinamismo arriva dal mondo produttivo. A livello industriale, l'Italia vede attivi sette grandi gruppi con 12 siti produttivi, oltre 20mila addetti tra diretti e indiretti e un significativo indotto di circa 120mila persone. Per quanto riguarda i microbirrifici, a fine 2022 nel nostro Paese erano 1.326 quelli attivi (per un totale di oltre 9.600 addetti diretti): si tratta di una crescita del +104% in termoni di birrifici. Consistente l´aumento in particolare dei birrifici agricoli: 290 alla fine del 2022 con un incremento del 22% rispetto al 2015.
Acque minerali: in Italia se ne consumano 251 litri a testa.
Oltre alla birra, Beer&Food Attraction è anche l'occasione per fare il punto sugli altri segmenti del beverage. A partire dalle acque minerali. Secondo Mineraqua nel 2023 sono stati prodotti 16 miliardi e mezzo di litri, di cui 14,9 destinati al mercato interno, con una crescita dell'8% rispetto al 2022 e un giro di affari di 3,1 miliardi di euro e un consumo pro capite pari a 252 litri (230 nel 2021, 217 nel 2020 e 225 nel 2019). Lo scenario di mercato vede la presenza sul territorio nazionale di 130 aziende che producono con oltre 250 marchi. Le acque minerali in bottiglia (plastica 81% e vetro 16%) coprono il 97% del mercato. Le altre categorie di acque confezionate (boccioni, brik, lattine e metallici) rappresentano il 3% del totale e coprono particolari segmenti di consumo. In ripresa nel 2023 le vendite nel canale Horeca, che rappresenta il 16% del totale.
Soft drink sempre più salutisti.
Nel consumo delle bibite la tendenza di consumo è sempre più quella salutista. Le rilevazioni Assobibe segnalano come i consumatori premino sia le bevande sugar free a scapito di quelle zuccherate (+16% negli ultimi 10 anni), sia quelle con un minor contenuto di zucchero. I dati del 2022 per il comparto delle bevande analcoliche evidenziano come, con 32 milioni di ettolitri prodotti, si siano superati anche i livelli pre-pandemia con una crescita del 6% sul 2019. Il settore delle bevande analcoliche vede attive in italia circa 100 imprese, localizzate su tutto il territorio nazionale, con una maggiore concentrazione al Nord Ovest (42%), seguito dal Nord Est (28%), Sud e Isole (16%) e Centro (11%). Il 64% delle aziende è di piccole e medie dimensioni. Gli addetti sono 84mila. Il fatturato totale è di 4,9 miliardi di euro.