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Gli "ingredienti" della ristorazione 2025 secondo TheFork
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Personalizzazione, benessere e sostenibilità sono al centro dello scenario 2025 della ristorazione secondo i trend analizzati dalla piattaforma TheFork. Grazie alla collaborazione con l'agenzia NellyRodi, infatti, l'applicazione (che recentemente ha lanciato anche la versione aggiornata del gestionale TheFork Manager) ha tracciato le direttrici dello sviluppo del fuoricasa per l'anno prossimo. Ecco i risultati.
La ristorazione che ci aspetta: più inclusiva, sostenibile e personalizzabile.
Spazio alla scelta, innanzitutto. Secondo il provider di servizi, la libertà di scegliere come vivere l'esperienza al ristorante sarà un cardine delle decisioni dei consumatori. Quest'ultimi, infatti, desiderano spazi che si adattino ai loro bisogni sociali, che siano soli o in compagnia, spingendo i ristoratori a promuovere sia la convivialità che il comfort in solitudine. In entrambi i casi, la proposta gastronomica dovrà prevedere sempre di più un'offerta olistica integrando menu naturali e salutari all'interno di format in cui design, materiali, illuminazione e suoni siano studiati per restituire una sensazione di relax ai commensali. Dettagli che permetteranno di esaltare anche la proposta gastronomica, sempre più improntata all'autenticità e alla sostenibilità delle ricette grazie al ricorso a ingredienti locali e stagionali capaci di rispettare l'ambiente e sostenere le economie del territorio. Tutto ciò, ovviamente, senza precludere alla personalizzazione, sia in cucina sia a tavola: i consumatori vogliono vivere appieno il momento del pasto, esplorando nuovi orizzonti culinari e semplificando l'esperienza del cibo. Menu degustazione in meno di un’ora, street food gourmet e formati portatili ridefiniranno quindi le regole della ristorazione, rendendola più agile e accessibile.
Gli ingredienti del 2025 secondo TheFork.
Andando più nello specifico, il panorama gastronomico del 2025 segnerà un cambiamento verso scelte più consapevoli a livello di ingredientistica. Ecco cosa prevede TheFork
Ingredienti IN
- Superfood funzionali: cacao cerimoniale, moringa e funghi Lion's Mane, noti per i benefici sul corpo e sulla mente.
- Bevande naturali: sidro di mela o pera, champagne naturale, drink analcolici o a basso contenuto alcolico.
- Tecniche e sapori distintivi: fermentazione lattica, aceto affumicato e cocktail a base di verdure, per esperienze gustative nuove e salutari.
- Classici rivisitati: croissant creativi, affogato, gelati innovativi (anche fritti o abbinati a patatine) e sapori "swicy" (un mix di dolce e piccante).
- Pesce sostenibile: attenzione alla pesca responsabile e all’introduzione di charcuterie di mare, come boudin di capesante e salsiccia di polpo.
- Ritorno alle radici: chicoria, latte crudo, vini neri e piatti in crosta come pâté croûte e turnover.
Ingredienti OUT
- Prodotti non etici o insostenibili: pesca indiscriminata, ingredienti fuori stagione o non locali.
- Cibi sovraesposti: avocado e açai, simboli di un consumo eccessivo e poco sostenibile.
- Bevande alcoliche tradizionali: la tendenza si sposta verso opzioni analcoliche o con basso tenore alcolico.
- Menu troppo elaborati: piatti complessi o porzioni troppo piccole non soddisfano più le aspettative dei consumatori.
L'innovazione al ristorante: dall'IA ai pagamenti divisi, passando per i prezzi dinamici.
Il 2025, infine, accelererà anche diverse tendenze innovative nella gestione del punto vendita. Innanzitutto, verrà definitivamente sdoganato la divisione del conto (già possibile con strumenti come TheFork Pay). Successivamente, l'intelligenza artificiale prenderà sempre più spazio offrendo ai ristoratori delle analisi predittive sull'affluenza che si basano, per esempio, su criteri come meteo, stagionalità, compresenza di eventi pubblici, ecc. (criteri che aiuteranno anche i clienti a scegliere il momento migliore per visitare il locale). Dati che verranno poi incrociati con quelli generati dai clienti per offrire un'esperienza frictionless (pagamento compreso, con la diffusione del sistema di saldo anticipato). La stessa AI, poi, sarà molto utile in cucina per gestire con maggiore razionalità la materia prima, evitando sprechi e ottimizzando le scorte di magazzino (in attesa che sia la stampa 3D a creare piatti a scarto zero) e in sala, dove potrà integrarsi con il supporto di camerieri robot. Queste soluzioni rappresentano un passo avanti verso una ristorazione più efficiente, innovativa e rispettosa dell’ambiente in cui anche i prezzi dinamici possono fare la loro parte, offrendo vantaggi economici ai clienti in momenti specifici.