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Il rilancio di Temakinho (con Mutares) all'insegna della sostenibilità
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Il rilancio di Temakinho, dopo l'ingresso del fondo Mutares, parte dalla sostenibilità e dal ritorno in sella dei fondatori Linda Maroli e Fabrizio Pisciotta. A loro il compito di scrivere un nuovo capitolo della storia del brand, nato a Milano nel 2012, che combina la cucina giapponese con i sapori brasiliani. L'obiettivo è quello di ridare visibilità al marchio promuovendo una crescita responsabile che guarda sia al comfort dei clienti sia alla stabilità dei conti e, nel contempo, contribuisca al bene dell'ambiente.
La Road to Green di Temakinho riparte dai fondatori.
"Sono entusiasta del nuovo business plan di Temakinho, che segna un punto di svolta per il nostro brand. Il focus su un'esperienza cliente migliorata, sostenuta dall'introduzione di piatti plant based e da un servizio di alta qualità, ci posiziona all'avanguardia del settore della ristorazione. Sono fiducioso che queste mosse non solo stimoleranno una crescita sostenibile del nostro fatturato, ma ci permetteranno anche di consolidare la nostra posizione di leader nel mercato", ha spiegato Pisciotta, ora in posizione di ceo. Anche grazie a una decisa svolta in chiave eco-friendly: "La nostra Road to Green rappresenta un impegno concreto verso la sostenibilità e l'innovazione nel settore della ristorazione. L'adozione di materiali 100% compostabili e riciclabili per tutti gli imballaggi e le consegne e la scelta di ingredienti di origine vegetale, insieme alle campagne ecologiche che abbiamo avviato, dimostra la nostra dedizione a ridurre l'impatto ambientale", ha aggiunto Maroli, founder e consulente del brand.
I pilastri del rilancio: ospitalità, plant based, marketing e intrattenimento.
Più nel dettaglio, la strategia di rilancio si poggia su diversi pilastri che sorreggono una customer experience evoluta e in linea con le attuali esigenze e richieste del cliente. Il primo passo è stata l'introduzione di risorse dedicate provenienti dal settore dell'ospitalità di lusso, con l'obiettivo di elevare ulteriormente gli standard di accoglienza nei 10 ristoranti a gestione diretta della catena (a cui se ne aggiungono altri 4 in franchising, di cui uno ancora in co-gestione con Cigierre). Il secondo step è rappresentato dall'inserimento in menu di piatti e materie prime plant-based (a regime copriranno circa il 30% delle voci ordinabili) che accompagneranno i signature dish dell'insegna. Questa innovazione culinaria sarà accompagnata da un rinnovato dialogo con la community di Temakinho (circa 170mila utenti), attraverso un uso strategico dei social media, newsletter e soprattutto tramite un coinvolgimento diretto all'interno dei punti vendita. Nel contesto di queste iniziative, verrà attivato anche un piano di intrattenimento continuativo che includerà musica dal vivo (circa tre a settimana, principalmente dedicati alla Bossa Nova e alle melodie brasiliane), eventi a tema e partecipazione a festival, con l'intento di aumentare la visibilità del brand e attrarre nuovi segmenti di clientela.
Nei prossimi quattro anni previste 12 aperture.
Tutte queste strategie sinergiche permetteranno a Temakinho di consolidare la propria presenza sul mercato nei prossimi anni e saranno supportate, in una prima fase, dalla razionalizzazione dei processi e della struttura organizzativa aziendale. A partire dal 2025, partirà inoltre una strategia di espansione della rete di ristoranti sia in gestione diretta che in franchising. Sono previste: una nuova apertura di un ristorante diretto nel 2027 e un totale di nove nuove aperture gestite da franchisee tra il 2025 e il 2027. In totale, nel piano quadriennale esposto da Pisciotta e Maroli dovrebbero essere 12 i locali che si aggiungeranno alla rete esistente. "Siamo estremamente soddisfatti dei progressi raggiunti e siamo fiduciosi che le prospettive future siano molto promettenti. Con un'attenzione costante alla qualità e all'innovazione, Temakinho continuerà a crescere e a conquistare nuovi mercati, mantenendo sempre al centro i valori che ci hanno portato fin qui", hanno sottolineato Marco Pappadà e Fabio Morandi, senior directors Mutares e board members Temakinho. Contestualmente all'espansione della rete è già scattato anche il lavoro di restyling dei locali esistenti (che dovrebbe proseguire al ritmo di uno all'anno).
Dopo Cigierre, tocca a Mutares rilanciare Temakinho.
Questa nuova fase di vita del brand arriva a pochi mesi di distanza dal passaggio di proprietà di Temakinho. Da marzo 2024, l’azienda è controllata dal fondo Mutares, specializzato in rilanci aziendali e al primo investimento nel food retail in Italia, che ha rilevato la maggioranza (il 60%) detenuta da Cigierre fin dal 2018. Una gestione che, tuttavia, non è riuscita a reggere le sfide della pandemia: nel 2022 Temakinho ha generato 20 milioni di fatturato, ma anche un un ebitda negativo di 1,2 milioni, un debito netto pari a 10,2 milioni e un patrimonio netto negativo per 7,2 milioni.