Agosto è quasi finito ed è tempo di tracciare un bilancio della stagione estiva con i dati Coldiretti/Ixè sui consumi di circa 37,5 milioni di vacanzieri. Tanti, infatti, sono stati gli italiani che si sono concessi le ferie in questo 2023, 10 milioni solo nel mese di agosto. Numero assoluto in flessione del 10% rispetto al 2022 ma che conferma, come da tradizione, l'estate come il periodo più gettonato per concedersi una pausa, nonostanti i recenti rincari per alloggio, vitto e anche ombrelloni e lettini che hanno spinto a +4% le spese per un totale di circa 25 miliardi di euro.
A incidere sull'aumento della spesa sono stati, senza dubbio, gli effetti dell'inflazione sui vari listini. In media, infatti, si sono spesi 668 euro per persona; anche se il 41% dei turisti è rimasto comunque al di soto del tetto dei 500 euro di spesa mentre solo un 3% ha superato la soglia dei 2.000 euro. Di questo budget, circa un terzo è stato destinato per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche. "Il 31% dei vacanzieri - sottolineal'associazione di categoria - ha consumato pasti principalmente al ristorante durante la vacanza, l’8% in agriturismi, anche se il 32% ha mangiato nelle case di proprietà o in affitto e non manca chi ha scelto pizzerie, paninoteche, fast food,cibi di strada e pranzi al sacco. La ricerca dei prodotti tipici è dunque diventato un ingrediente irrinunciabile delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico potendo contare sul maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (circa 320, ndr), 526 vini Dop/Igp e 5.450 prodotti alimentari tradizionali".
Cifre contenute che fanno il paio con la riduzione del tempo riservato alle vacanze: se agosto si conferma il momento clou (con il 53% dei vacanzieri che hanno confermato la scelta per questo mese), il 50% di chi si è concesso una pausa lo ha fatto per meno di una settimana contro il 25% che ha passato le classiche due settimane fuori casa. In generale, quindi, la durata media della vacanza per il 2023 si è attestata sugli 11 giorni; molto vicina ai livelli pre-pandemia.
A livello di mete, le vacanze 2023 hanno registrato una netta preferenza sulle destinazioni nazionali, "spinta da una maggiore prossimità ai luoghi di residenza, dal desiderio di riscoprire le bellezze d’Italia o dalla voglia di ritornare in posti già conosciuti dove ci si è trovati bene negli anni precedenti e si è più tranquilli rispetto ad ambiente, servizi e persone", afferma Coldiretti. Per contro, il 28% di italiani, oltre 1 su 4 tra coloro che viaggiano, ha deciso di trascorrere una vacanza all’estero spinti spesso dalle offerte più convenienti. Per quanto riguarda le sistemazioni, la maggioranza ha scelto di alloggiare nelle case di proprietà, di parenti e amici o negli appartamenti in affitto, in ripresa l’albergo, che si piazza davanti ai bed and breakfast ma nella classifica delle preferenze molto gettonati sono anche i 25mila agriturismi. Infine, se il mare con il caldo si conferma in testa alla classifica delle scelte, campagna e parchi naturali contendono alla montagna il secondo posto. Da segnalare il recupero delle città d’arte, prese d’assalto soprattutto dagli stranieri. "Particolarmente apprezzate sono anche le scelte alternative per conoscere - sottolinea Coldiretti - una Italia cosiddetta minore con ben il 72% degli italiani in vacanza che dichiara di visitare i piccoli borghi magari anche solo con una gita in giornata".