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Comfimprese-Jakala, maggio spento per il fuoricasa: -1,9% a valore
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Maggio ancora spento per i consumi al dettaglio monitorati dall'Osservatorio Confimprese-Jakala, che fanno segnare -1,3% a valore rispetto allo stesso mese 2023. Permane, dunque, una situazione di incertezza già segnalata nel primo trimestre dell’anno e proseguita nel mese di aprile, che ha fatto segnare la flessione più importante del 2024 a -4,7%.
Confimprese-Jakala, ristorazione a -1,9% di consumi.
Il dato dell'Osservatorio diramato dall'associazione di categoria segnala un mese di maggio che nonostante il risultato ancora in campo negativo, è in recupero, segno che, grazie anche a un’inflazione in frenata che si mantiene sullo stesso livello di aprile a +0,8%, qualcosa nei consumi si sta muovendo a favore di un ritrovato, sia pure modesto, potere d’acquisto delle famiglie italiane. Nei settori merceologici si segnala il sostanziale pareggio di abbigliamento-accessori a -0,1%. Si tratta del risultato migliore dei tre macro settori analizzati e anche imprevisto a fronte di un meteo imprevedibile e non certo favorevole all’acquisto di nuovi capi. Ancora in negativo la ristorazione, che chiude a -1,9% nonostante un effettivo inflattivo pari al 4,4% il che ovviamente implica una riduzione combinata della numerica di scontrini e del loro valore medio. Fanalino di coda altro retail con un -3,3% caratterizzato dalle deboli performance delle merceologie legate al casa-arredo. Nell’analisi del progressivo anno i 3 macro settori sono sostanzialmente allineati intorno alla media con abbigliamento-accessori a -0,3%, la ristorazione a -1,2% e altro retail a -0,7%, in cui si segnala l’ormai usuale volatilità tra la crescita dei servizi e i negativi del mondo casa
Il travel batte i centri commerciali e l'high street.
Quanto ai canali di vendita da segnalare che l’unico canale in positivo è il travel a +1,3%, mentre centri commerciali, vie dello shopping e prossimità chiudono intorno al -3%. Nelle regioni a sorpresa a sorpresa Basilicata a +1,7% e Marche a +1,4% sono le uniche in campo positivo. Tutte le altre chiudono in flessione, con la Puglia in ultima posizione a -6,3%. Nelle città di provincia Forlì-Cesena registra un andamento in parità a +0,1%, mentre Savona è la peggiore a -8,7%. Nel progressivo anno si registrano solo marginali variazioni nei canali di vendita dove il travel si conferma il canale più dinamico a +1,6%, le vie dello shopping in perfetta parità, mentre centri commerciali e prossimità chiudono intorno al -1%.
Mario Maiocchi (Confimprese): "I consumatori cercano convenienza".
"Il mese di maggio - ha sottolineato Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese - conferma il trend di debolezza dei consumi registrato da inizio anno. Nonostante il permanere di un certo effetto inflattivo, compreso tra l’1% e il 4%, sui prezzi dei 3 macro settori considerati, il dato a valore rimane leggermente negativo, segno che il ridotto potere di acquisto dei consumatori continua a orientare scelte di riduzione degli atti di acquisto e degli scontrini medi tramite la ricerca della convenienza. Tutti elementi da cui non possono prescindere le strategie competitive delle insegne di retail". Attesa per i consumi di giugno non solo per la questione meteo ma anche per l'avvio prossimo dei saldi il 6 luglio.