Il mercato dei consumi analizzato da Jakala per l'Osservatorio Confimprese si avvicina molto ai livelli pre-Covid, al netto del peso dell'inflazione. Secondo i numeri, infatti, il totale mercato (ristorazione, abbigliamento-accessori e non food) del primo trimestre 2023 ha registrato un +9% sullo stesso periodo del 2019 (+26,7% sul 2022, perlatro ancora segnato dalla variante Omicron) ma questo a fronte di un'inflazione cresciuta del 16% a quattro anni di distanza (altrimenti i consumi a volume sarebbero diminuiti di circa il 7%).
Il trimestre analizzato da Confimprese-Jakala è partito bene e registra una forte crescita verso il 2022. Questa tuttavia deve necessariamente tenere in conto due fattori: l’effetto inflattivo del +7,6% e l’impatto negativo di Omicron sui primi mesi del 2022. Oltre a ciò non va dimenticato che il mercato partiva da un -14,% nel primo trimestre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019. Nei settori merceologici, la ristorazione a +29,5% è il settore meglio performante, seguita a breve distanza da abbigliamento-accessori a +27,8%. Il non food è quello che meglio rappresenta l’andamento dei consumi registrando un +9,5% sul 2022 ma, ovviamente era il settore che aveva performato meglio in precedenza (2022 rispetto al 2019 +3,6%). In ripresa generale tutti i canali di vendita con crescite superiori al 20%. Il travel che fa segnare la performance migliore grazie alla ripresa degli incoming dei top spender, americani e giapponesi.
Nei canali di vendita analizzati dall'Osservatorio, rispetto al 2019 si è consolidato un forte rialzo del canale online pari a +28,2%, mentre i canali fisici registrano segni negativi al netto dell’inflazione. A livello geografico, la situazione economica impatta maggiormente il Centro +6,8% e il Sud +7,7%, mentre il Nord si attesta intorno al +11,5%. Nelle regioni la migliore è il Piemonte +30,07%, mentre la Basilicata è la meno performante a +22,98% sul 2022 Nelle città di provincia Vicenza a +31,52% mostra gli andamenti migliori. Chiude Sassari a +22,29%. Quanto al primo trimestre 2019, Veneto la migliore +17,4%, Basilicata la peggiore +22,9% sul 2019.
Il quadro generale fotografa, dunque, il mercato dei consumi in ripresa. Tuttavia, il carrello della spesa resta sempre a doppia cifra: "Per meglio comprendere le dinamiche dei consumi sul 2022 e sul periodo pre-pandemico 2019 - specifica Mario Maiocchi, direttore Centro studi Confimprese - occorre considerare gli effetti inflazionistici su entrambi i periodi e arrivare a un dato deflazionato. In tale ottica i consumi a valori costanti sono ancora inferiori del 7% rispetto al periodo pre-covid. Il percorso per il recupero sta quindi continuando positivamente ma il tragitto non è ancora completato". La propensione, comunque, è positiva: "C'è una forte spinta della ristorazione, che ha quasi recuperato il gap con la situazione pre-pandemica e traina anche la crescita dei prezzi con uno scontrino medio in crescita dell’1,2% nell’ultimo trimestre. Dal punto di vista del traffico in store, il settore dei centri commerciali sta registrando una parziale ripresa dell’affluenza: a fine 2022 i passaggi erano al di sotto del 15% rispetto al 2019 e nel primo trimestre 2023 siamo al -12%", ha sottolineato Alessandro Olivari, senior partner di Jakala.