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Fipe, ristorazione: 2022 difficile ma in ripresa per il fuoricasa
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Il 2022 è stato, per il settore dei pubblici esercizi, un anno vissuto tra luci e ombre: da una parte l’emmorragia pandemica, dall'altra l'impennata dei prezzi. Se in termini di consumi e occupazione sembra essere stata ormai superata in maniera definitiva l'emergenza Covid, le aziende del comparto hanno dovuto fare i conti con l'inflazione dei prodotti alimentari e soprattutto con i costi fuori controllo della bolletta energetica. Questa in sintesi la fotografia scattata dall’ultimo Rapporto Annuale sulla Ristorazione curato da Fipe-Confcommercio e presentato oggi a Roma insieme al lancio della Giornata della Ristorazione in programma il prossimo 28 aprile.
Il 2022 del fuoricasa: giro d'affari di 82 miliardi di euro.
Secondo i risultati della ricerca dell'associazione di categoria, giunta all’undicesima edizione, nel 2022 il mercato dei consumi fuoricasa ha proseguito la ripresa avviata nell’anno precedente chiudendo con un valore stimato di circa 82 miliardi di euro e avvicinandosi ai livelli pre-Covid, sebbene ancora al disotto di 4 punti percentuali. A determinare la crescita (+26% sul 2021) ha contribuito il ritorno del turismo internazionale, la cui incidenza sui consumi complessivi fuori casa è tornata ad allinearsi con la quota del 2019 (circa il 10%). Il valore aggiunto del settore nel 2022 è stimato in 43,5 miliardi di euro, con un incremento di +18% sull’anno precedente.
I dati Fipe su imprese e occupazione nella ristorazione.
Nel rapporto Fipe si legge che a dicembre 2022 le imprese operative nel mercato della ristorazione erano 336mila, di cui 9.688 hanno avviato l’attività nel corso dell’anno, mentre sono quasi 20.400 quelle che hanno abbassato le saracinesche con un saldo negativo di circa 10.700 unità. Tra le cause principali di questa tendenza negativa ci sono sicuramente gli strascichi della crisi pandemica e il forte incremento dei costi delle materie prime e dell’energia, con aumenti di luce e gas anche del 200%. Le imprese gestite da donne sono più di 110.800 pari al 28,2% del numero complessivo, quelle gestite da giovani under 35 sono circa 48.400 (il 12,3% del totale), mentre le imprese con titolari stranieri sfiorano il 13%. Per quanto riguarda l’occupazione, nel 2022 si è verificato un importante balzo in avanti e le oltre 165mila aziende con almeno un dipendente hanno impiegato una media di oltre 987mila lavoratori, 3.700 in meno rispetto al 2019, anche se il numero di contratti a tempo indeterminato rimane abbondantemente sotto i livelli pre-Covid.
L'outlook 2023: crescita stimata +5-10%.
Lo scenario per i prossimi mesi è cautamente positivo e le previsioni degli analisti di Fipe indicano per fine 2023 una crescita del comparto compresa tra il 5 e il 10%. Una stima confermata anche dal sentiment degli addetti ai lavori: il 70% dei ristoratori, infatti, pensa di mantenere gli obiettivi conseguiti nel 2022, con uno su due che ritiene di superarli
Di Fabio Massi