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La produzione di formaggio in Italia vale 13 miliardi di euro
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Formaggio nel fuoricasa: gusto, qualità stabile e funzionalità

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Bayernland, qualità e affidabilità in stile bavarese. 

Presente nel canale foodservice da 55 anni, Bayernland è un’azienda con le radici piantate in Baviera e gli occhi che guardano al mercato tricolore. Nonostante il dominio delle produzioni Made in Italy, infatti, l’azienda con sede a Vipiteno e centro logistico a Verona (dove è presente un catalogo di 150 referenze pronte alla spedizione) è riuscita a ritagliarsi la sua fetta di mercato con alcuni dei classici d’Oltralpe come Emmental, Guda ed Edam. "Questi sono i nostri formaggi da taglio best seller - racconta Thomas Siller, direttore commerciale e marketing - che per il canale foodservice vengono proposti in soluzioni pratiche già tagliate, affettate o cubettate. A questo trittico si aggiunge poi la mozzarella a filoni o in bocconcini realizzata a partire dal latte bavarese dei nostri più di 2.000 soci conferitori. Infine, l’altra punta di diamante è il formaggio spalmabile, utilizzato per esempio anche in alcune preparazioni di sushi". Non sorprende, quindi, che su 170 milioni di fatturato realizzati nel 2023, il 55% arrivi proprio dal foodservice. "I professionisti si aspettano qualità al giusto costo. A differenza di un consumatore finale, che può concedersi qualche sgarro, il conto economico da gestire è più rigido per chi ha un’attività fuoricasa. Per questo ci chiedono un prodotto stabile nel tempo, garantito allo stesso standard qualitativo 365 giorni all’anno e un prezzo accessibile. Da parte nostra abbiamo il supporto della Fic che attesta la funzionalità dei prodotti in cucina e pizzeria in termini di prestazione come scioglievolezza, tenuta al calore, sapore, ecc. A tutto questo, poi, va aggiunto il nostro lavoro sull’allungamento della scadenza. Questo dà una grossa mano nella gestione quotidiana delle scorte. Stessa cosa si può dire del packaging, con un formato che ormai è allineato su confezioni che vanno da uno a due chili. Su questo, inoltre, in vista dell’introduzione di regole più restrittive sull’utilizzo della plastica a livello Europeo, stiamo già studiando delle alternative, così da non riversare sul cliente eventuali aumenti dovuti all’utilizzo di questo materiale e per aumentare il nostro impegno in sostenibilità", conclude Siller.

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