Con circa 3,5 miliardi transati, il primo semestre 2024 del commercial real estate italiano monitorato da Savills consolida il trend iniziato a fine 2023. Gli uffici tornano a essere la prima asset class seguita dal segmento hospitality che, insieme, rappresentano il 40% del volume totale degli investimenti nei sei mesi. E questo anche grazie a un quadro economico favorevole e contrassegnato dal calo dell'inflazione (sebbene i tassi di interesse siano previsti in discesa a un ritmo più lento di quanto previsto a inizio anno).
Secondo i dati raccolti da Cbre, nel primo semestre 2024, il volume di investimento nel commercial real estate tricolore è stato pari a 3,1 miliardi di euro. Netto recupero rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: +33% sul primo semestre 2023. Numeri che segnalano la ripresa dell'attività di investimento che nel Q2 2024 ha raggiunto 1,8 miliardi di euro per un +42% di volumi d'investimento.
Stretta sulle recensioni false in Europa (grazie all'Italia): l'Ue impegna le piattaforme ad adottare le misure necessarie per contrastare questo fenomeno. Un plauso arriva da Fipe che ha in più occasioni evidenziato come le recensioni ingannevoli rappresentano un elemento di crescente criticità, non solo per le imprese ma anche per i consumatori stessi.
Ad aprile, il Rapporto Ristorazione 2024 pubblicato da Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) ha acceso finalmente i riflettori sul food retail. Le insegne della ristorazione a catena assorbono l'11% dei consumi delle famiglie nel fuoricasa raddoppiando la proprio penetrazione in un mercato altamente frammentato nell’ultimo decennio (con un’accelerazione del +22% fra il 2019 e il 2023).
Al Summer Event di Cncc, tenutosi a Milano, fari accesi su comunicazione digitale e proptech per affrontare le sfide dell'industry dei centri commerciali. Dopo Mapic Italy, l'avvio della stagione estiva e l'avvicinarsi dell'appuntamento internazionale di Cannes, gli stakeholder hanno messo l'accento sull'innovazione che sta modificando la gestione immobiliare.
Negli ultimi 10 anni (2012-23), il food italiano è passato, secondo il Food Industry Monitor della UniSG di Pollenzo, da 53 a 90 miliardi di euro di valore. Le esportazioni hanno visto una crescita continua, passando nello stesso periodo da 23 a 44 miliardi di euro. Gli occupati nella sola industria di trasformazione alimentare sono aumentati da 449.000 a 488.000, con una crescita record di circa 39.000 unità, in un periodo non particolarmente positivo per l’economia italiana.
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