I consumatori tornano in bar, ristoranti e altre strutture per una spesa totale, secondo Circana, di 308 miliardi di euro nei 12 mesi terminati a maggio 2023. La società di consulenza ha pubblicato gli ultimi dati Crest che rivelano una continua ripresa della ristorazione in Europa. Detto diversamente, si è tornati sui livelli pre-pandemia (Spagna migliore prestazione: +8% rispetto al 2019), nonostante alcune conseguenze del Covid si facciano ancora sentire. Italia secondo mercato continentale per crescita: +3%.
I dati rivelati dalla società nata dalla fusione fra Iri e Npd rappresentano un vero e proprio "tagliando" al settore del fuoricasa. In quella che è la prima estate senza restrizioni, la ristorazione sembra poter cogliere diverse opportunità; soprattutto nel Belpaese (Gran Bretagna -1%, Germania -2% e Francia -6% gli altri competitor). Certo, rimangono alcune criticità: 1 consumatore su 4 in Europa (24%) che ancora vede i ristoranti come luoghi dove si rischia di contrarre infezioni. Il dato è inferiore per i luoghi dove è possibile mangiare all’aperto. Per questo motivo, e per via dei cambiamenti nei comportamenti dei consumatori, quali l’aumento del lavoro da casa e la continua crisi causata dal costo della vita, il numero di visite dei consumatori rimane ancora ben al di sotto dei livelli precedenti alla pandemia: -11%.
L’impatto varia fortemente in base ai diversi canali. Per la prima volta dall’avvento del Covid, nel giugno 2022, secondo Circana la spesa dei consumatori per i servizi di ristorazione veloce (QSR, Quick Service Restaurants) ha superato i livelli pre-pandemia, raggiungendo l’8% alla fine di maggio 2023. I ristoranti a servizio completo (FSR, Full Service Restaurants) proseguono verso la ripresa (-3% per lo stesso periodo). Mentre le mense di uffici e scuole continuano a subire una perdita a doppia cifra dovuta in gran parte alle nuove abitudini lavorative.
“Molti operatori del settore possono vedere la spesa per i servizi di ristorazione come un segno di ripresa, ma ciò è principalmente dovuto all’inflazione che maschera la riduzione della frequentazione da parte dei consumatori. Tuttavia, esiste un ampio potenziale per il ritorno dei consumatori nei ristoranti dato dalla consumazione all’aperto che con la stagione estiva dovrebbe crescere", ha affermato Jochen Pinsker, vice president FoodService - Europa di Circana. Lo rileva un'analisi degli scontrini: il conto medio nel fuoricasa cresce del +11% da maggio 2019 al 2023. Segno che nonostante le minori visite, si spende di più: solo per il 17% il fattore di scelta principale è il prezzo. Vince il rapporto qualità-prezzo (65%) e l'intenzione di tornare (60%). "I livelli di fiducia rimangono bassi, poiché l’inflazione e l’incertezza economica sono fonte di preoccupazione per i consumatori; questo spiega perché stiamo osservando piccole modifiche nel loro comportamento volte a ridurre i costi dove possibile, ad esempio sfruttando promozioni, riducendo acquisti aggiuntivi e prediligendo canali d’acquisto più convenienti", ha concluso Pinsker.
Infine, la società ha identificato tre aree chiave di crescita per il canale foodservice:
- La necessità di socializzare continua a motivare le persone a mangiare fuori (35% a maggio 2023). I dati hanno rivelato una possibilità di crescita per quanto riguarda le visite pomeridiane, che sono aumentate dal 18% nel 2019 al 21% post-COVID. Infatti, l’importanza di socializzare e delle visite di piacere è in aumento, a scapito degli acquisti più pratici. Pinsker raccomanda: “Create un’atmosfera e un ambiente che invoglino i consumatori a passarvi più tempo. Cercate di estendere gli orari di apertura e di creare prodotti da condividere.”
- Elevata richiesta di alimenti salutari e sostenibili, soprattutto dopo la pandemia. Il 50% dei consumatori ha affermato di essere più propenso a ordinare alimenti salutari nei ristoranti rispetto a prima della pandemia (nel 2019 rispetto al 2022). Inoltre, il 53% dei consumatori predilige ristoranti attenti alla sostenibilità (es. riduzione degli sprechi, dell’uso di plastica). Pinsker aggiunge: “Sebbene offrire opzioni salutari e sostenibili sia importante, i nostri dati dimostrano che la qualità e la scelta dei prodotti sono i fattori più importanti per i consumatori quando decidono dove mangiare: 45%. Questo dato è seguito dall’ubicazione/atmosfera: 40%. Le promozioni sono state menzionate come fattore di scelta solo dal 5% dei consumatori.”
- I consumatori amano ordinare con metodi digitali. Che si tratti di consegne a domicilio, ordini da asporto o chioschi, questa spesa ha raggiunto i 31 miliardi di euro (dati di maggio 2023). Il servizio clic&collect è oggi quello più in rapida crescita: era in aumento già prima della pandemia, ma è esploso durante quel periodo e registra ancora incrementi - con una crescita del 10% rispetto alle cifre del 2022 - fino a raggiungere i 10 miliardi di euro nel 2023. Pinsker commenta: "Il servizio clic&collect si è rivelato popolare tra i consumatori durante e dopo la pandemia. Poter evitare le procedure di pagamento, ordinare con i propri tempi e godere dei programmi fedeltà ha riscosso successo. Tuttavia, i ristoranti faticano ancora ad adeguare le opzioni di consegna".