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Confimprese-Jakala, i consumi rallentano anche nella ristorazione
Alla fine, anche la ristorazione rallenta: +2,1% di consumi registrati dall'Osservatorio Confimprese-Jakala nel mese di agosto 2023 rispetto a un anno fa. Il tutto in un mercato, composto anche dai settori abbigliamento-accessori e altro retail, che fa registrare un generale -1,1% nello stesso arco di tempo. Conseguenza dell'effetto inflattivo, ormai scaricatosi a valle lungo la catena del valore.
Confimprese-Jakala, consumi: anche la ristorazione soffre l'inflazione.
Di fronte a una crescita dei prezzi pari al +5,4% secondo Istat, i consumi stentano a tenere il passo. Rispetto al periodo pre-pandemico, poi, i dati a valore sono in modesto negativo (-1,5%) ma, anche in questo caso, ben lontani dalla mera dinamica inflazionistica del quadriennio (+16,7%). Si profila, dunque, uno scenario in cui i consumi rallentano in modo progressivo la corsa al recupero che si era osservata fino al mese di maggio. Già giugno e luglio avevano mostrato i primi segnali di decrescita, che si confermano con la proiezione dei dati di agosto. Che ora si allarga alla ristorazione, finora fiore all'occhiello dellaresilienza retail. Rimane positiva la crescita a livello progressivo del totale mercato (gennaio-agosto 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022), che registra un +6,7%, valore che va oltre l’effetto inflattivo, ma che - occorre ricordarlo - è anche frutto della debolezza dei primi mesi 2022 ancora affetti da Omicron.
Centri commerciali e high street allineati, travel in crescita.
Nei canali di vendita si registra un allineamento al totale mercato per centri commerciali, outlet e high street. Continua, di contro, la crescita a due cifre del canale travel, che beneficia del buon afflusso del turismo straniero nel Belpaese, oltre a quello nostrano. Nelle aree geografiche la migliore performance è per il Nord Est con +3,2%. Leggero ritardo rispetto ad agosto 2022 per il resto del panel, soprattutto tenendo conto dell’evoluzione dell’inflazione, con il Centro a -0,2%, Nord Ovest a -0,5% e Sud a -1,9%. Nelle regioni l’Umbria mostra i migliori andamenti a +8,3%, la Puglia i peggiori a -8%. Nelle città di provincia Asti registra il risultato più alto +8,21%. Tante le province in negativo, tra cui Belluno a -9,61% registra i tassi di flessione più bassi.
Mario Maiocchi (Confimprese): "Il rallentamento dei consumi inciderà sul Natale".
Il mese di agosto, quindi, "conferma il trend di rallentamento dei consumi già accennato nei mesi precedenti - chiarisce Mario Maiocchi, direttore Centro studi Confimprese -, che si sta ora consolidando e pone quindi seri interrogativi sulle aspettative per il periodo più importante dell’anno, ovvero l’autunno e il Natale. I consumatori stanno gradualmente modificando i loro budget e orientamenti di spesa e di conseguenza le aziende retail dovranno adeguare le loro politiche di offerta e promozionali". Insomma, il 2023 potrebbe passare alla storia come l'anno del completo mutamento dei consumi: il prolungarsi della guerra, l’inflazione, l’aumento dei tassi di interesse hanno reso il consumatore più attento e meno disposto a spendere se non per gli acquisti di prima necessità. Una prospettiva ben diversa dal 2022, quando i mesi di limitazioni e di risparmi forzati (circa 140 miliardi) avevano consentito un primo rimbalzo (soprattutto nel fuoricasa).
Alessandro Olivari (Jakala): "Meno uscite, più lontane, meglio se d'occasione".
A dare la misura del gap economico, c'è anche la versione plastica: gli accessi ai punti vendita. "Nonostante le visite presso i punti vendita - commenta Alessandro Olivari, senior partner Jakala - abbiano mostrato un generale aumento nei mesi estivi rispetto al primo trimestre dell'anno, +3 punti percentuali, il rallentamento dei consumi rispetto al 2022 si conferma anche con i risultati di agosto, che portano le performance dell’anno dal +8,1% del mese scorso al +6,7% attuale. Allo stesso tempo, nel trimestre in corso stiamo registrando un aumento della propensione allo spostamento rispetto al trimestre precedente +10%, che spinge i consumatori più lontano alla ricerca di offerte e promozioni".