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Mercato Centrale è stato aperto la prima volta a Firenze il 24 aprile 2014
Mercato Centrale è stato aperto la prima volta a Firenze il 24 aprile 2014
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I 10 anni di Mercato Centrale: festeggiamenti e nuovi progetti

L'avventura di Mercato Centrale inizia a Firenze, ma è dallo store adiacente alla Stazione di Milano Centrale che partono i festeggiamenti del 10° anniversario. Un traguardo che conferma l'idea imprenditoriale di Umberto Montano, da oltre quarant'anni riferimento della vasta ristorazione fiorentina di alta qualità: trasformare il patrimonio di botteghe alimentari artigiane in un format che unisce ospitalità e ristorazione. Il risultato? Nel 2023, il fatturato ha toccato i 77 milioni di euro grazie all'attività di 110 artigiani. 

Diquisito, la festa clou di Mercato Centrale a Torino il 19 aprile.

Tante le iniziative diffuse tra i quattro Mercati (a Torino si celebra il 19 aprile, a Firenze 30 maggio, Milano a settembre e Roma a novembre) del network in questo anno di festeggiamenti. Protagonisti gli artigiani con un palinsesto di eventi lungo 10 mesi. Il clou sarà "Disquisito", il primo festival di Mercato Centrale, realizzato con Linkiesta Gastronomika e Il Post a cura di Luca Sofri e Anna Prandoni: una tre giorni di 47 talk e incontri, masterclass e laboratori, degustazioni e assaggi in calendario al Mercato di Torino dal 19 al 21 aprile in compagnia di esperti e ospiti d’eccezione - cuochi, pasticceri, ristoratori, winemaker, scrittori, scienziati, attori, giornalisti, politici e molto altro. E ancora progetti, dedicati alla formazione e all’arte e gli eventi speciali. “Buoni da 10 anni” è il claim scelto per i dieci mesi di eventi, appuntamenti e progetti che accompagneranno il 2024, visionabili sul sito dedicato.

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I primi 10 anni di Mercato Centrale, la storia del format.

In questi 10 anni, sono stati oltre 60 milioni i visitatori e 3.500 eventi organizzati. A partire dal punto vendita di Firenze, aperto il 24 aprile 2014 occupando gli spazi del primo piano dello storico mercato coperto di Firenze e che negli anni ha trovato casa anche a Roma (2016), Torino (2019) e Milano (2021). Quattro centri nevralgici, più uno con una formula diversa: Ai Banchi del Mercato Centrale (2017) aperto nel centro commerciale I Gigli a Campi Bisenzio (Firenze) come format di sperimentazione retail. Simili per forza ma diversi per scelta perché ogni Mercato ha lo stesso Dna ma la propria personalità, unica ma familiare, frutto dello spazio che occupa e del bagaglio di storia, tradizioni e legame con il territorio con cui dialoga. Ispirato dai fondamentali temi per l'esercizio corretto della ristorazione quali passione, professionalità e cura, Mercato Centrale si sviluppa con l’obiettivo di restituire centralità agli artigiani del gusto (tutti accuratamente selezionati per garantire la massima qualità) in un’ideale piazza delle bontà, recuperando e riportando a nuova vita luoghi, affinché possano tornare ad essere vissuti o partecipati da tutti ed in cui il binomio tra cibo e cultura dà vita a un’esperienza sempre nuova, che favorisce la rigenerazione urbana e crea valore per la città. Questo anche grazie a un modello di business di Mercato Centrale si basa sul valore fondamentale delle sinergie, con e per le botteghe, con gli artigiani che possono aprire la propria attività senza sostenere investimenti e costi fissi (capex, fee di ingresso o minimi garantiti), modello sostenuto da un sistema percentuale di commissioni esclusivamente variabili sui ricavi in base alla categoria merceologica e all’artigiano. 

Il futuro del progetto: nel 2024 apertura a Melbourne.

"Le nuove sfide per il futuro delle imprese sono tutte legate alla sostenibilità - ha dichiarato Umberto Montano, presidente e fondatore di Mercato Centrale - Queste se per una larga parte si concentrano sull’ambiente e la capacità di lasciare alle generazioni future un mondo più vivibile e meno logoro, dall’altra devono prevedere programmi di attuazione che includano progetti e innovazioni capaci di generare un impatto positivo sia sociale che economico. Ed è su questi due valori che si fonda il progetto Mercato Centrale. Sostenibile per definizione, il Mercato stimola un nuovo modo di fare impresa, offre opportunità con responsabilità condivise, modera i suoi guadagni a vantaggio della reciproca convenienza, apre strade a imprese giovani altrimenti impensabili, definisce percorsi in piena condivisione con i partner e accelera un processo di crescita economica senza esasperazioni … non solo utili bensì utili di qualità!". Non sorprende, dunque, se nel prossimo futuro siano già previste dei nuovi progetti. In autunno, infatti, tocca a Melbourne: 5mila mq di superficie dedicati a una selezione di 18 artigiani italiani e non solo grazie alla partnership con Eddie Muto, già proprietario del Gruppo Barman & Larder e noto in Australia per aver lanciato diversi format dell’ospitalità e della ristorazione. Nel 2025, invece, sarà la volta di Bolzano, all’interno del Waltherpark, il grande progetto di riqualificazione firmato dall'archistar David Chipperfield tra la stazione ferroviaria e il centro storico. Con una superficie di circa 4mila mq e una terrazza con vista Dolomiti, il nuovo Mercato Centrale Bolzano accoglierà 15 botteghe artigiane. 

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Le altre iniziative di Mercato Centrale fra arte, new media e formazione.

A supportare i festeggiamenti per i 10 anni, altre due iniziative. La prima è il crossmedia Nutroglicerina: che si concentrerà su contenuti nutrienti che possano saziare la curiosità di lettori e dare loro argomenti di cui discutere. Un progetto sperimentale e aperto che vedrà la collaborazione di diversi partner dell’editoria, della cultura e non solo e che si svilupperà su tre media principali: una nuova pagina Instagram, un progetto podcast e un magazine cartaceo semestrale. La seconda iniziativa è Suspended Flow, progetto installativo firmato dall’artista Vincenzo Marsiglia con la curatela di Davide Sarchioni. Sorprendente, fluida e interattiva la nuova opera di Marsiglia sarà composta da una serie di sculture di luce realizzate in vetro soffiato di Murano. Sospesa nella parte “alta” della struttura, sarà connessa e in costante dialogo con il brulichio vitale di quanto accade “in basso” visualizzando in un gioco di forme, luci e colori la vitalità del Mercato, quale luogo ricco di esperienze uniche, contaminazioni e incontri. Infine, spazio anche alla formazione con "Bottega scuola - Il buono fatto bene": il progetto di inclusione sociale per la formazione alle professioni del gusto e riservato a richiedenti asilo e rifugiati politici. Il progetto, in fase di finalizzazione verrà lanciato entro il mese di maggio ed accompagnerà gli allievi nella scoperta delle professioni che fanno la grandezza della tradizione culinaria italiana.

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