I dati emersi durante l'ultima Venditalia confermano snack, acqua e caffè fra le referenze campioni del vending, fra nuove ricette e packaging innovativi. D'altronde, se non c'è pausa alla macchinetta automatica che non preveda almeno una di queste scelte merceologiche è pur vero che le abitudini di consumo stanno cambiando sempre più velocemente e i produttori specializzati in questo settore ne stanno tenendo conto come dimostrano i casi di Mars, Alba Tramezzini, Lavazza e Acqua Sant'Anna.
Al supermercato succede già, al ristorante un po' meno. Per questo Api ha rilanciato l'obbligo di indicazione dell'origine del pesce nei menu del fuoricasa. In questo settore, infatti, a differenza della Gdo, "non abbiamo informazioni sul pesce che scegliamo, né conseguentemente, garanzie di tracciabilità", ha affermato Pier Antonio Salvador, presidente dell'associazione piscicoltori.
Al catalogo prodotti distribuiti in Italia da Velier si aggiunge anche Boem, ready-to-drink Made in Italy al gusto di zenzero reso famoso da Fedez e Lazza. Una scelta che conferma l'ascolto delle tendenze da parte dello storico operatore beverage già capace di cavalcare il successo di etichette come Fever Tree (tonica) e Hendrick's (gin).
Secondo una ricerca condotta da Cribis, società del gruppo Crif aggiornata a fine giugno, solo il 19,7% delle imprese Horeca paga puntualmente. Un dato che, se paragonato con la media nazionale (39,9% i puntuali), rispecchia come nonostante il rimbalzo del fuoricasa post-pandemia, dal punto di vista finanziario le società del fuoricasa siano ancora alle prese con la ristrutturazione della propria liquidità. E i dati registrati nel secondo trimestre 2024 dicono che sono sulla strada giusta.
L’Agcm cambia parere e, dopo avere bocciato la fusione che avrebbe portato al controllo congiunto delle due società, autorizza il deal fra Sammontana e Forno d'Asolo. Ma solo a certe condizioni. L’Antitrust, dopo avere ribadito, in dettaglio, il concetto di concentrazione, impone la dismissione, a favore di un operatore concorrente, di una non meglio identificata società, già autonomamente attiva sul mercato, e detentrice di propri impianti produttivi, capacità distributiva e marchi affermati.
Nel capitale di Restworld entra, attraverso un round di finanziamento che ha portato all'acquisizione del 5% del capitale, l'impresa di welfare aziendale Up Day. Una sinergia che si pone l'obiettivo di crare un impatto positivo nel mercato della ristorazione e che prevede l'estensione di ricerca del personale in ambito Horeca della startup ai clienti del fuoricasa che fanno parte del circuito Up Day (150mila partner).
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