Dal Vinitaly arrivano importanti indicazioni sulle tendenze di consumo del vino nel fuoricasa: +1% nel 2023 con le bollicine che segnano un +7% rispetto al 2022. A diffondere questi dati è stato l'Osservatorio Federvini che, in collaborazione con TradeLab e Nomisma ha fotografato l'andamento di un settore produttivo che vale 16 miliardi di euro di fatturato, circa il 9% del food&beverage italiano.
Senza vino, l'Italia perderebbe l'1,1% del Pil secondo una ricerca commissionata da Unione italiana vini in occasione della Giornata del Made in Italy. Detto diversamente, secondo i dati raccolti da Prometeia, sarebbe come se il nostro Paese si vedesse cancellato tutto il valore dello sport italiano; calcio compreso.
Le catene di ristorazione crescono e assorbono l'11% dei consumi delle famiglie nel fuoricasa raddoppiando, secondo i dati Fipe, il proprio peso in un decennio. Questo uno dei risultati emersi dal Rapporto Ristorazione 2024 presentato l'11 aprile a Roma dalla Federazione italiana dei pubblici esercizi con cui è stata fotografata la situazione attuale del settore che, nel 2023, ha generato un valore aggiunto pari a 54 miliardi di euro (+3,9% sul periodo pre-Covid).
Come cambiano i menu? La risposta arriva dal report Future Menus 2024 presentato a Rotterdam da Unilever Food Solutions. In totale, 8 le tendenze identificate. Questo il risultato di una ricerca sviluppata in collaborazione con 1.600 chef provenienti da 21 Paesi, Italia compresa (rappresentata per questa occasione dagli stellati Tommaso Foglia e Giovanni Solofra insieme a Giuseppe Buscicchio, executive chef dell'azienda), con l'obiettivo di aiutare gli operatori della ristorazione di tutto il mondo a soddisfare le esigenze in continua evoluzione dei clienti.
Con la Pasqua alle spalle, Just Eat traccia un bilancio delle abitudini di consumo degli italiani per una festività che si svolge anche in food delivery. Perché se è vero che la consuetudine è quella del pranzo in famiglia, con tavole imbandite dalle ricette della tradizione, è alla sera che la consegna a domicilio risulta essere la soluzione migliore per placare la fame con piccole delizie; meglio se di cucine diverse da quella italiana.
Fra gli operatori aeroportuali se ne parla da un po': nonostante i limiti legislativi, il duty free agli arrivi punta a rivoluzionare un format consolidato. D'altronde, con 13 milioni di viaggiatori atterrati negli aeroporti italiani a gennaio (+9% sullo stesso mese 2023), il travel retail è tornato la porta d’ingresso dell’hospitality italiana. Si scende dall’aereo, si ritirano i bagagli e si inizia la vacanza. Magari già con i primi acquisti direttamente in aeroporto.
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