Per il triennio 2023-26, l'Assemblea generale dei soci Anes (Associazione nazionale editoria di settore) ha eletto come nuovo presidente Giorgio Albonetti. "Trasferirò tutta la mia esperienza, di quarant’anni di lavoro in questo settore, per aiutare l’associazione a crescere. Il nostro ruolo nel mondo tecnico è importantissimo, possiamo aiutarlo a gestire questo periodo di grande trasformazione", sono state le sue prime parole.
Dalla Spagna all'Italia, passando per il Portogallo, Joaquín Vázquez è stato nominato nuovo general manager della piattaforma Glovo nel nostro Paese. Obiettivo del suo mandato è quello di rafforzare e accelerare il piano di sviluppo del player delivery multi-categoria in un mercato strategico dove la crescita si è recentemente consolidata con l’ingresso all’interno del gruppo Delivery Hero.
Tre cambi nel CdA di Evoca Group, azienda leader nella produzione di macchine da caffè, che rinnova i propri vertici. A partire dal nuovo ceo, Jochen Fabritius. Insieme a lui fanno il loro ingresso nel consiglio di amministrazione anche Dominik Halstenberg (in qualità di presidente del CdA) e Michael Kolbeck. A dare il via al valzer delle poltrone, le dimissioni di Andrea Zocchi che, dopo 20 anni ai massimi livelli, si dimette dalla carica di amministratore delegato (ma rimane nel CdA).
Dark kitchen visibile, ristorante ibrido, laboratori vocati alle consegna a casa? Delivery Valley è un po’ tutto questo, “una console inclusiva in cui inseriamo, di volta in volta, il programma giusto per interpretare il mondo del cibo”, afferma Maurizio Rosazza Prin che, insieme ad Alida Gotta (entrambi ex-concorrente di MasterChef Italia), nel 2020 ha dato avvio a questo format innovativo arrivando a 6 locali nel giro di tre anni generando un giro d’affari di due milioni di euro grazie a oltre 750mila pasti preparati dal debutto ad oggi. Un successo spinto dalla diffusione del food delivery e dalle esigenze della clientela urbana. Elementi che, alla ripresa post-vacanze, vanno ricompresi alla luce delle nuove abitudini di spesa e consumo.
Sembrava impossibile eppure è successo. Anzi, è un successo. Parliamo di Starbucks in Italia, il cui debutto è arrivato il 7 settembre 2018 a Milano, 5 anni fa. Vinti lo scetticismo iniziale, la pandemia e nel mezzo dell'ondata inflazionistica, il marchio della Sirena è riuscito a conquistare anche i clienti italiani. Frutto di una strategia di sviluppo che, dopo l'inaugurazione dell'iconica Reserve Roastery a Milano, ha seguito il classico modello di diffusione capillare grazie all'accordo di licenza sottoscritto con Gruppo Percassi. "Con molta umiltà e mettendoci a disposizione dei consumatori, grazie a locali accoglienti e prodotti di qualità abbiamo acquisito una certa fiducia da parte dei clienti, sia italiani che stranieri. Oggi i nostri locali sono un punto di incontro e rappresentano una scommessa vinta", afferma Vicenzo Catrambone, general manager di Starbucks nel nostro Paese, raggiunto da Ristorazione Moderna nel pieno dei preparativi per festeggiare l'importante anniversario.
Dopo un primo semestre 2023 che ha doppiato lo stesso periodo del 2022, La Yogurteria ha deciso di aprirsi al crowdfunding: obiettivo, 250mila euro. Liquidità che l’insegna ideata da Alberto Langella punta a investire sul nuovo flagship, nel miglioramento dell’Ebitda di Penta Srl e ricerca e sviluppo sul core business che rimane la vendita veloce di “yogurt al gusto di gelato”, nel caso specifico delle latterie di Vipiteno. “Offerta a cui si è poi affiancata anche quella legata al bubble tea e ai prodotti caldi come crepes e waffle”, racconta il fondatore intervistato da Ristorazione Moderna a pochi giorni dall’inizio della raccolta fondi che terminerà il 20 settembre su Back To Work.
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