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Fipe, a Natale 5,4 milioni di persone festeggeranno al ristorante
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Saranno circa 5,4 milioni le persone che in Italia, fra locals e turisti stranieri, sceglieranno di festeggiare il Natale al ristorante secondo Fipe. Ad attenderli, un numero maggiore di ristoranti aperti il 25 dicembre in crescita (+10,2% sul 2022) per un totale che si aggira sui 90mila locali.
Pranzo di Natale: spese previste per 400 milioni di euro.
Insomma, il pranzo di Natale va verso un sold out annunciato. Secondo la Federazione dei pubblici esercizi, la spesa totale registrata fuoricasa sarà pari a 400 milioni di euro: il 15% in più rispetto allo scorso anno. Nel dettaglio, per via degli aumenti che hanno interessato tutte le voci di costo delle imprese (dai prodotti alimentari all’energia), si stima che in media ciascuna persona spenderà circa 74 euro per un menù “tutto compreso”, proposto nell’83,2% dei ristoranti, con sei portate all’insegna della tradizione (pasta fresca fatta in casa, bollito, pandoro e panettone per concludere). Mentre per i più piccoli il 37% degli esercizi si è organizzato con un menu personalizzato a un prezzo medio di 30 euro.
Fipe: dicembre mese clou per il fuoricasa.
Il trend di Natale contribuisce in modo significativo all’andamento del comparto della ristorazione a dicembre, tra i mesi più importanti dell’anno. Secondo le previsioni del Centro Studi Fipe solo in questo mese le famiglie spenderanno circa 8,5 miliardi di euro per consumi alimentari fuoricasa. A questi si aggiungono poi gli incassi che arrivano da pranzi, cene e convention aziendali che quest’anno sono particolarmente numerosi. Ma quali sono le attese dei titolari dei ristoranti per il periodo delle feste? In generale, il clima è ottimistico, con il saldo tra coloro che ritengono che sarà un Natale migliore del precedente e quelli che hanno aspettative peggiori comunque positivo e superiore al 17%.
Lino Enrico Stoppani (Fipe): "
“Il 2023 è stato un anno significativo per il consolidamento della ripresa dei pubblici esercizi, che ancora una volta hanno saputo superare con grande determinazione gli ostacoli lungo il percorso, tra rincari delle materie prime e difficoltà di reclutamento del personale”, ha commentato il presidente Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani. “I numeri ci dicono che il mese di dicembre, che da solo vale poco meno del 10% del fatturato della ristorazione, anche quest’anno conferma le aspettative delle imprese pur in presenza di un contesto complicato. Il ciclo economico è in rallentamento e il quadro internazionale continua ad alimentare condizioni di incertezza che non favoriscono né la crescita né i consumi. Per fortuna la bolla inflazionistica sta rientrando e con essa dovremmo avere anche una politica monetaria della BCE meno restrittiva", ha concluso.