Sono passati 5 anni dall'arrivo di Starbucks in Italia: nel 2018 aprì la Reserve Roastery di Milano, ora si punta a un network di 37-38 store a fine anno. In collaborazione con Percassi Group, responsabile dello sviluppo del network di negozi core, il marchio della Sirena è riuscito a conquistare gli italiani. Quella che sembrava una missione impossibile, è stata completata. A dirlo, la fila fuori dal flagship di Piazza Cordusio.
I consumi salgono, ma non coprono la corsa dell'inflazione. Secondo i dati dell'Osservatorio Confimprese-Jakala, la ristorazione rimane il driver principale. A luglio, il comparto del fuoricasa ha registrato un +7,8% rispetto allo stesso mese del 2022 e un +6% su luglio 2019; una crescita che segna, qualora ce ne fosse ancora bisogno, il recupero e il consolidamente del comparto dopo il rimbalzo positivo post-Covid.
Non solo food delivery, ma anche grocery delivery per Alfonsino che così allarga il proprio raggio di azione attraverso la partnership con Gruppo VéGé. La collaborazione permetterà a tutte le imprese socie del grupo Gdo di accedere al servizio di consegna della spesa a domicilio, migliorando la capillarità e l'impalcatura logistica a livello nazionale potenziando così l'on-demand grocery.
Scontrini gonfiati in ristorante e bar? Fipe non ci sta più: "Chi lede il principio di trasparenza danneggia il settore", afferma Lino Enrico Stoppani. Una presa si posizione che, per bocca del presidente dell'associazione di categoria, punta a smontare la narrazione costruita durante il periodo estivo, con tanti post social di denuncia per balzelli indesiderati a sorpresa nello scontrino. Episodi che hanno penalizzato i ristoratori, peraltro in un momento di forte tensione sui prezzi che colpisce tutta la collettività. Imprenditori del fuoricasa compresi.
La febbre inflazionistica sembra rallentare. Almeno in linea generale, come da previsioni Istat sul mese di agosto, e nella ristorazione, come riporta Fipe. Diverso, invece, il discorso al supermercato dove il carello della spesa scende sì sotto la soglia delle due cifre alla fine del periodo vacanziero, ma rimanere quasi doppio rispetto al dato generale: 9,6% (in diminuzione dal 10,2% di luglio) contro il 5,5% dell'inflazione di fondo.
Il nuovo annuario settoriale Coffitalia 2023 fotografa un'industria del caffè che in Italia vanta un giro d'affari di 5 miliardi di euro (2,2 di esportazioni). Disponibile online, l'analisi accende i riflettori su un settore in recupero progressivo rispetto al calo dei consumi dovuto alla pandemia: manca ancora il pieno pareggio in termini di volumi mentre i valori, spinti in primis dal successo del caffè porzionato, sono tornati positivi. A beneficiarne, un migliaio circa di aziende, sparse su tutte le regioni della penisola, con una occupazione diretta stimata intorno ai 7.000 addetti.
- Back to work, la "schiscietta" batte il fuoricasa?
- Pizzium, ad Acerra una farm per la coltivazione diretta delle verdure
- Vacanze finite: 25 miliardi spesi, un terzo in cibo e nel fuoricasa
- I 5 mesi di Deliveroo a Venezia, fra hamburger e colazioni extra-large
- Mi'ndujo, il food retailer premiato come ambasciatore della Calabria
- Coldiretti: in vacanza ,7 italiani su 10 scelgono lo street food