Sono tre le date che tracciano lo sviluppo di Porcobrado, insegna con tre locali in franchising evoluzione dell'azienda agricola di Angelo Polezzi a Cortona. Nel 2016, l'idea di trasformare il classico allevamento intensivo in estensivo, con miaiali allo stato brado o semibrado, e l'avvio della vendita tramite food truck. Nel 2018, il primo locale di Milano. Nel 2020, il successo tramite l'eCommerce e l'approdo in Gdo che ha certificato la qualità della proposta e rilanciato le aspettative di crescita dell'insegna.
Passare da steakhouse ad hamburgeria, nel giro di sei mesi dalla prima apertura, è stato il segreto di Louis Burger: tre punti vendita in Friuli-Venezia Giulia. L'idea è di due giovani soci di 25 e 28 anni, Carmela Froncillo e Luigi Guarino, che si sono posti l'obiettivo di rivoluzionare il classico format fast food optando per un approccio più consapevole, sia nel piatto che nello sviluppo. Che ora ruota attorno a un format dedicato al panino per antonomasia, ma "fatto grosso" (come recita il payoff dei locali).
Prima Bergamo, poi Milano. Nel mezzo la convinzione che il format food retail di Pit'sa potesse essere tanto inclusivo quanto sostenibile. Soprattutto dal punto di vista finanziario perché, a differenza di altri progetti simili, "noi siamo una srl, non una onlus: vogliamo essere considerati una vera e propria azienda della ristorazione", spiga Giovanni Nicolussi, fondatore insieme a Valentina Giacomin dell'insegna nel dicembre 2023 che ha ottenuto il sostegno della associazioni Coordown e Aipd (Associazione italiana persone Down).
Il programma di affiliazione per Caviar Milan ha già prodotto i suoi frutti con due aperture previste a Roma (entro dicembre 2024 e Firenze (a marzo 2025). Due buotique dedicate al caviale persiano, eccellenza della gastronomia mondiale portato in Italia da Mahsa Mehrnam.
Due piani, oltre 250 coperti, un ampio giardino e un parcheggio adiacente convenzionato, la pizzeria Fiammè si è consolidata nel quartiere Flaminio di Roma. In zona Ponte Milvio, l'insegna si prepara ad aprire il dehors e il giardino esterno. Nel piatto, la pizza in tre tipologie: napoletana contemporanea, romana (detta romanella) e gluten free.
Dalla fama sui social network all'apertura del terzo lab store italiano, la parabola del pastry chef Zio Rocco fa tappa a Roma, in via Alessandria 112. Un'operazione che conferma il trend di ammodernamento del format pasticceria che, grazie all'intuizione di Rocco Cannavino, si trasforma in un locale dolce, ma serale.
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