Ristoranti e caffetterie trainano la diffusione dei pagamenti cashless in tutta Europa, Italia compresa, secondo gli ultimi dati diffusi da SumUp per il 2024. Come riportato nell'Osservatorio Europa Cashless, infatti, questi due settori mettono a segno un +27,8% di crescita delle transazioni digitali. Un trend che risulta ancor più marcato se si considera anche la crescita di queste operazione in bar e club (+35,1%) e nel turismo (+28,1%).
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, con un "codice di condotta" non piace ai pubblici esercizi. L'obiettivo è quello di favorire una maggiore collaborazione fra pubblico e privato in materia di sicurezza ma le linee guida contenute nel decreto, per quanto soggette alla volontarietà dell'impresa, sembrano l'ennesimo aggravio di costi piuttosto che una soluzione per il benessere collettivo.
Con un dicembre stagnante a livello di consumi, come rilevato dall'Osservatorio Confimprese-Jakala, si chiude un 2024 piatto anche nella ristorazione. Nel progressivo annuo, gennaio-dicembre 2024, il fuoricasa ha fatto segnare un +1,2% a valore rispetto allo stesso periodo del 2023. Mentre a dicembre la crescita è stata del +1,6%, frutto, però, più di un effetto inflattivo dei prezzi (intorno +2,9% in dicembre su base annua) piuttosto che un boom dovuto al periodo festivo.
Elaborato a partire dall'analisi di 160 milioni di conversazioni online, Diageo ha presentato il suo report annuale globale sul fuoricasa: Distilled 2025. Un documento che rivela modalità e ragioni dei trend di socializzazione dell'anno che ci attende svelando i meccanismi che influenzano le decisioni dei consumatori. Non solo in termini di drink preferito.
Le proposte vegane volano in food delivery, almeno sulla piattaforma Deliveroo che in occasione del Veganuary ha rilasciato i dati di crescita dell'ultimo anno. I risultati parlano chiaro: gli italiani stanno sempre più abbracciando uno stile di vita plant based. Non sorprende, dunque, che il player delle consegne a domicilio abbia messo a referto un +500% di proposte vegane e un aumento del +152% per gli ordini vegani.
Il 26% dei consumatori, secondo i dati del Consumer Pulse Report di CGA by NIQ, ha già acquistato un ready to drink nel fuoricasa. E il 49% considera l'idea di consumarne in futuro. Percentuali che confermano la crescita di una nuova abitudine: i "pronti da bere" alcolici non temono il confronto con le referenze tradizionali e si stanno confermando come un'alternativa di gusto al bar o al ristorante.
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