Al Senato è approdato il disegno di legge a firma del parlamentare Matteo Gelmetti a favore del riconoscimento delle imprese della distribuzione food&beverage. La proposta mira a dare un quadro normativo rinnovato alle oltre 3.400 aziende del settore presenti sul territorio nazionale che per troppo tempo sono rimaneste invisibili.
Cibi a base vegetale, equilibrio nutrizionale, lievito madre, sapori classici (con novità) e cura estetica: i gusti dei consumatori secondo Taste Tomorrow. La ricerca di Puratos, multinazionale belga la cui sede italiana si trova a Parma, che offre una gamma completa di ingredienti, soluzioni e servizi innovativi per l’industria della panificazione, pasticceria e cioccolato, ha interrogato gli italiani (e non solo, per un totale di 20.000 consumatori in 50 Paesi) sulle loro preferenze.
Non c'è storia: per 9 persone su 10 intervistate per un sondaggio HelloFresh le ricette regionali sono un valore gastronomico in più della cucina italiana. Insieme a YouGov, la piattaforma che consegna box ricette a domicilio ha approfondito il legame fra gli italiani e i piatti tipici locali misurando la frequenza con cui vengono riprodotto e/o consumati.
Gin potenziale re dei consumi mixology nel fuoricasa degli italiani secondo le ultime rilevazioni di CGA by NielsenIQ; anche grazie al successo del gin&tonic. Questo drink è stabilmente al quarto posto di quelli ordinati (dopo Aperol Spritz, Mojito e Campari Spritz) ma per crescere ulteriormente, lo spirits ha bisogno di rinnovarsi. Passando magari da nuovi cocktail che si allineino alla cultura delle ristorazione e dell'aperitivo.
Per la Corte di giustizia europea gli stati membri non possono introdurre divieti di meat sounding per i prodotti a base vegetale e l'Italia si deve adeguare. Con una - a suo modo - storica decisione, la corte comunitaria ha stabilito che il regolamento europeo tutela sufficientemente i consumatori anche qualora si utilizzoino denominazioni usuali e descrittive come "bistecca", "hamburger" e "salsiccia" per la carne vegetale.
Rispetto agli ultimi quattro anni, le operazioni di private equity e venture capital nel retail sono in diminuzione secondo le rilevazioni di Confimprese. Una cattiva notizia? Non proprio, visto che l’ammontare degli investimenti è superiore (segno che le operazioni condotte a termine sono di dimensioni maggiori) portando il peso del retail sul totale del mercato al 5%, come nel 2019. Anche grazie ai deal relativi al food retail.
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