Secondo l’Osservatorio Confimprese-Jakala sul mercato dei consumi al dettaglio, relativo al mese di gennaio 2024, anche la ristorazione soffre: -1,7% a valore. Una battuta d’arresto per un settore che, fin qui, è stato uno dei comparti più resilienti allo stress inflattivo e che solo 30 giorni prima aveva chiuso con un +3,1%.
Con l'iniziativa "Esausto ma pieno di vita!", dedicata al corretto smaltimento degli oli vegetali esausti, Olitalia fa un passo in più verso la sostenibilità. Il target del progetto è il canale della ristorazione, da sempre punto di forza dell'azienda olearia, e ha raccolto il sostegno di Apci - Associazione professionale cuochi italiani che contribuirà a diffonderla fra i suoi iscritti e i professionisti dell'Horeca.
Leggera risalita per i consumi a febbraio 2024 rispetto allo stesso mese del 2023 monitorato dall'Osservatorio Confimprese-Jakala: +0,7%, ristorazione a +1,2%. Un dato, quest'ultimo, che inverte decisamente la rotta rispetto al mese di gennaio, apertosi con un preoccupante quanto fisiologico (dopo le scorpacciate delle feste di Natale e Capodanno) -1,7%.
Rispetto al picco del 2021, il volume delle operazioni M&A completate nel consumer market negli ultimi due anni è sceso del 4% in Italia secondo un report PwC. Un declino ancor più evidente se si guarda al valore delle operazioni, diminuito del 51% nel nostro Paese a causa della ignificativa riduzione delle operazioni di grande dimensione e di quelle sponsorizzate dai fondi e finanziate a leva, rispetto a quelle di middle market promosse da operatori industriali. Di particolare interesse, quanto successo nei settori food&beverage e hospitality&leisure.
Nell'ultimo anno, secondo l'analisi di Simon Kucher, il 40% dei consumatori ha ridotto la frequenza d'acquisto nel fuoricasa a causa di prezzi meno attrattivi. La ricerca, condotta su un panel di più di 200 società operanti nel quick service restaurant e nel casual dining, ha fatto emergere come per il 66% di questi consumatori è la riduzione del rapporto qualità-prezzo a determinare la diminuzione delle uscite nei locali. Un dettaglio che suggerisce come maggiore sensibilità ai costi e mutate abitudini di consumo siano ormai strettamente legate.
Da consumare in compagnia, a fine pasto o come piacere personale, il tiramisù è un must della pasticceria che si ordina anche a domicilio come conferma Just Eat. In occasione del prossimo Tiramisù Day (che si celebra il 21 marzo), la piattaforma food delivery ha svelato che nei soli primi tre mesi del 2024 sono già stati ordinati più di 4.000 kg di questo dolce (21mila kg in totale l'anno scorso). Dati che avvalorano la bontà e la volontà di gustare questo dolce al cucchiaio da parte dei consumatori, ma anche la sua adattabilità alla consegna espressa.
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