A Milano, Roma, Torino e Firenza nella fotografia del fuoricasa scattata da CGA by NielsenIQ in collaborazione con Jakala e pubblicata nella Guida Horeca. Si tratta di un'anagrafica di tutti i punti di consumo presenti sui territori cittadini che restituisce la mappa delle attività e delle loro tipologie che animano l'offerta ristorativa.
La spesa delle famiglie per i servizi di ristorazione, nel 2022 ha segnato quota 84 miliardi di euro (+22% anno su anno) secondo l'ultimo report Savills. Il rimbalzo post-Covid, quindi, non ha ancora esaurito la sua forza, specialmente nelle grandi aree metropolitane dove cresce la propensione dei consumatori a mangiare fuoricasa. L'Italian Food & Beverage Report fotografa un settore trainato principalmente dal fast food e dai servizi di asporto: +24% di consumi.
In 10 anni di attività, l'insegna The Meatball Family ha prodotto e servito oltre 5 milioni di polpette nei locali di Milano e Roma (in totale 5 punti vendita). Il format napo nel capoluogo lombardo dall'idea dell'attore e showman Diego Abatantuono è a tutti gli effetti una case history virtuosa nel food retail. Anche nei numeri: per il 2023 è previsto di raggiungere i tre milioni di fatturato (+250% dal primo anno). Ed entro il 2024 sono attese altre due aperture.
Quali sono le ultime tendenze della ristorazione e del food? Risponde la piattaforma di prenotazioni The Fork insieme all'agenzia creativa Nelly Rodi. Un appuntamento atteso che tira le somme dell'anno che si sta concludendo e ci proietta al 2024. Un anno in cui, ancora una volta, il cibo si dimostrerò un canale privilegiato di relazioni ed esperienze sociali.
Il fast food e la filiera agroalimentare italiana hanno trovato ormai casa da McDonald's che, come ogni anno, ha pubblicato il nuovo studio Condividere valore. Si tratta del report che fotografa l'impatto della catena Made in Usa sul tessuto produttivo tricolore. In numeri, parliamo di 1,939 miliardi di euro di valore condiviso (pari allo 0,1% del Pil), di cui 623 milioni di euro di contribuzione fiscale. Si tratta di una crescita del +35% rispetto al 2019.
Novità per la tutela dei rider in Europa: secondo la Platform work directive, varata dall'Ue, non potranno essere licenziati automaticamente dagli algoritmi. La decisione rientra in un pacchetto di norme proposte dalla Commissione e recepite dal Parlamento europeo il 13 dicembre nell'ambito di una più ampia riforma della gig economy (circa 28 milioni di cittadini europei coinvolti in diverse forme). Prima di entrare in vigore, però, le nuove regole dovranno essere formalmente adottate dai paesi membri.
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