Il quotidiano online del food retail
Aggiornato a

Dry January, prodotti no/low alchol in crescita: +7% entro il 2026

Dopo la sbornia delle feste, il nuovo anno è iniziato all'insegna del Dry January. Una iniziativa che trova riscontro nel trend no/low alcohol rilevato da IWSR. Nel 2022, infatti, la richiesta di vino, birra, spirits e ready to drink analcolici o con basso conteuto di alcol è cresciuta del +7% in 10 mercati chiave a livello globale ed è attesa in aumento con lo stesso tasso nel periodo 2022-26 (rispetto al +5% registrato nel 2018-22). A farla da padrona saranno i prodotti senza alcol che copriranno il 90% della domanda. 

Secondo i dati ISWR i prodotti no/low alchol cresceranno del 7% nel quadriennio 2022-26
Secondo i dati ISWR i prodotti no/low alchol cresceranno del 7% nel quadriennio 2022-26

Growth Capital, 16,4 milioni di investimenti nel food retail nel 2023

Nei primi 11 mesi del 2023, secondo le rilevazioni Growth Capital, un round di venture capital su 10 in Italia (28 in tutto) riguarda il food&agriculture. La raccolta è arrivata a 95,7 milioni di euro nel settore. A trainare è il Nord Italia, con 20 round e 86 milioni di euro raccolti. Mentre a livello di attività, sono le startup attive nel vertical farming quelle che sono riuscite ad attrarre i maggiori investimenti (49,6 milioni di euro). Da segnalare anche i 7 milioni di euro investiti nel segmento delle proteine alternative, ovvero i sostituti di origine vegetale alle proteine della carne. Mentre il food retail cresce passando da 3,7 a 16,4 milioni di euro. 

Secondo Growth Capital, il food&agriculture in Italia ha raccolto 95,7 milioni di euro di investimenti
Secondo Growth Capital, il food&agriculture in Italia ha raccolto 95,7 milioni di euro di investimenti

Fipe, a Capodanno spesi 433 milioni di euro al ristorante

Il numero degli italiani che hanno scelto di festeggiare Capodanno al ristorante, secondo i dati Fipe, è stato di 4,6 milioni di persone: +2,2% rispetto al 2022. A beneficiarne sono stati i circa 75mila locali attivi nella notte di San Silvestro che hanno assorbito una spesa pari a 433 milioni di euro (+4,6%). 

Secondo Fipe, lo scontrino medio della cena di Capodanno al ristorante si è aggirato sui 94-121 euro a testa in media
Secondo Fipe, lo scontrino medio della cena di Capodanno al ristorante si è aggirato sui 94-121 euro a testa in media

Pizzium rilancia al 2024 con 10 nuove aperture

A inizio anno, il Gruppo Pizzium annunciò 20 aperture. La corsa si è fermata a 15, ma ha già passato il testimone al 2024, quando sono attese 10 nuove location. Così il brand fondato da Nanni Arbellini e Stefano Saturnino nel 2017 rilancia le ambizioni che in poco tempo lo ha portato a 52 punti vendita in tutta Italia. "Chiuderemo l’anno a quota 46 milioni di fatturato con un Ebitda pari a 9,5 milioni di euro", afferma Saturnino. Nel conteggio, entra anche Crocca, l’insegna il cui controllo è stato acquisito nell’ottobre 2022 dando vita a un vero e proprio polo dedicato alla pizza; sia alla napoletana, che più croccante e sottile.

Uno scorcio di una pizzeria Pizzium a Milano
Uno scorcio di una pizzeria Pizzium a Milano

Dispensa Emilia verso quota 40 con più primi e pranzi nel menu

L’insegna partecipata da Investindustrial ha allargato di un terzo la sua rete nell’ultimo anno. E nel menu Dispensa Emilia, non solo tigelle e gnocco fritto. Arrivata a 39 punti vendita, la catena è un concentrato della cucina italiana. Di quella più tipica e conosciuta: quella emiliana. Con un bicchiere di Lambrusco che completa l’offerta classica proposta per la prima volta nel 2004 a Modena e dal 2017 partecipata dal fondo di investimento per il 70%. «Uno sviluppo che ci ha visto ampliare la rete esistente continuando a garantire la nostra offerta di qualità negli altri punti vendita», afferma l’amministratore delegato Alessandro Medi.

Uno degli ultimi locali Dispensa Emilia
Uno degli ultimi locali Dispensa Emilia

Festività 2023, quali sono i driver del sold out nel fuoricasa?

A leggere la cronaca della settimana che anticipava la vigilia, il settore della ristorazione è andato incontro al sold out in diverse regioni per Natale. Aiutato da un’inflazione che ha allentato la stretta (+4,2% a novembre secondo i dati elaborati da Fipe), il fuoricasa prova a capitalizzare la ripresa 2023. Dopo un secondo trimestre chiuso a +13,8% di fatturato sullo stesso periodo del 2022, Natale e Capodanno dovrebbero spingere il settore oltre i 50 miliardi di euro (dati Circana per Sigep).

A Natale e nel 2024 nel mercato food retail italiano la cucina italiana si conferma una sicurezza
A Natale e nel 2024 nel mercato food retail italiano la cucina italiana si conferma una sicurezza
       
    Il sito EdizioniDMh50

Logo Ristorazione Moderna