La ristorazione nei centri commerciali resiste. Il canale è in difficoltà, ma l'offerta food retail rimane centrale per attrarre visitatori. A confermarlo, una ricerca Deloitte diffusa in occasione del convegno Aigrim del 18 ottobre secondo cui la ristorazione rappresenta circa il 5% del fatturato dei centri commerciali con un volume d’affari stimato pari a 3,4 miliardi di euro.
Quale futuro c'è per la ristorazione nei centri commerciali? Questa la domanda che si è posta Aigrim (Associazione delle imprese di grande ristorazione e servizi multilocalizzate) che ha riunito circa 300 partecipanti per un forum dedicato al tema del fuoricasa negli shopping center. Il convegno intitolato "Ristorazione e centri commerciali - Ritorno al futuro?" ha promosso un dibattito fra tenant e landlord alla luce dei dati di mercato: se la ristorazione cresce, nei centri commerciali rallenta con un calo da gennaio ad agosto 2022 del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Più sostenibilità, non solo nel piatto ma anche nell'azione imprenditoriale per Poke House che ha completato il processo di trasformazione in Società Benefit. Un passo importante per il brand che conta 130 insegne attive in oltre nove Paesi e un team di più di 1.000 dipendenti: oltre all'interesse economico, l'insegna fondata da Matteo Pichi e Vittoria Zanetti si impegna anche nel perseguire una responsabilità sociale e ambientale.
Il food&beverage in abbonamento è la nuova svolta del settore. Questo il tema al centro dell'ultimo incontro organizzato dall'Università della Birra, innovativo hub di formazione professionale promosso da Heineken Italia, e Liuc Business School - Università Cattaneo, punto di riferimento nazionale per la formazione universitaria in economia aziendale e ingegneria gestionale. Attraverso esempi e case study, il professore di Economia Aziendale Fernando Alberti ha guidato l'evento alla ricerca delle caratteristiche dei modelli di business in abbonamento, spiegando cosa fare e cosa evitare per distribuire con successo ai propri clienti, privati e industriali, cibi e bevande con questa formula.
Due anni per aprire sei punti vendita in Piemonte, a partire da Torino. Questo il contenuto dell'accordo di sviluppo sottoscritto dal brand Alice Pizza con Blooming Group Spa (che porterà, tra l'altro, all'assunzione di 60 persone). E il primo passo ufficiale sarà effettuato nelle prossime settimane, con l'apertura di un nuovo store nel capoluogo piemontese che va ad aggiungersi ai tre già presenti sul territorio.
“Eccellenza imprenditoriale e capacità di reagire con successo ai delicati e continui cambi di contesto”. Sono questi i plus che Intesa Sanpaolo ha riconosciuto in Cocciuto all'interno del programma “Imprese Vincenti”. L'insegna della ristorazione rientra nella Top 10 delle Pmi selezionate dall'istituto di credito nel corso della prima tappa del programma improntato alla sostenibilità secondo i filoni del Pnrr.
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