Dopo Natale e Capodanno, il periodo delle festività invernali si appresta a chiudersi con gli ultimi due appuntamenti della stagione: Epifania e saldi (dal 5 gennaio in tutta Italia). Cosa succederà al cibo delle feste? Semplice, verrà scontato. Per la gioia degli appassionati che non guardano al calendario per mangiarsi una fetta del proprio piatto preferito.
La collaborazione tra McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald prosegue con la nuova edizione di Sempre aperti a donare. L'iniziativa di donazione di pasti caldi a sostegno dei più fragili, attiva dal 2020 in pieno periodo pandemico, è ripartita a dicembre e si concluderà ad aprile 2023. Obiettivo: donare 200mila pasti in 200 città italiane alle persone in difficoltà.
L'inizio dell'anno è un momento felice. Almeno fino al 16 gennaio, data in cui quest'anno cade il Blue Monday: il lunedì che segna il ritorno ufficiale alla quotidianità. Anche da un punto di vista alimentare, dopo pranzi e cenoni. Per affrontare al meglio questa transizione, Babaco Market ha interpellato la psicologa e nutrizionista Ilaria Merici per mettere in fila 5 attività e altrettanti alimenti utili a non farsi travolgere dal malumore.
Pranzi e cenoni delle feste non hanno fermato la passione degli italiani per il food delivery. La conferma arriva da Just Eat che ha analizzato le abitudini di consumo durante il mese di dicembre evidenziando come, nonostante l'immaginario comune preveda lunghe tavolate e giorni interi pasati a cucinare, sempre più persone si affidano al cibo a domicilio anche durante le festività. Roma, Bologna e Genova le città che guidano questa tendenza.
L'avvio della stagione invernale ha fatto scattare il conto alla rovescia verso Natale e l'aumento - atteso - dei picchi di conusmo. Che necessiteranno di forze fresche. L'Osservatorio InfoJobs Professioni invernali ha fotografato l'andamento del mercato del lavoro nel periodo dedicatao alle feste, fra cene, pranzi e regali che terranno occupati negozi, ristoranti e pubblici esercizi.
I dehors sono salvi. Almeno fino a giugno 2023. Così sembra essere deciso dalla Legge di Bilancio, i cui lavori sono ancora in corso tanto che in Commissione c'è stato spazio per l'emendamento dell'onorevole Caramanna Zucconi che estende la proroga all'occupazione di suolo pubblico concessa ai pubblici esercizi dalla ripresa post-lockdown. Esulta la Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) secondo cui le amministrazioni locali avranno più tempo "per favorire soluzioni strutturali che tengano insieme il diritto delle imprese a lavorare, quello dei cittadini a beneficiare di spazi urbani di qualità e quella dei residenti a vivere in aree ordinate e fruibili".
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